DEPURAZIONE,
CAPARCO: PROBLEMA VERSO LA SOLUZIONE
Gazzetta di Caserta, 25 agosto 2010
Resta sotto sequestro uno dei due depuratori del paese. La
bufera nasce dopo l’intervento del Noe di alcuni
giorni fa.
L’amministrazione comunale ha avviato una
indagine per capire la provenienza di alcune infiltrazioni d'acqua che
andavano ad appesantire l'impianto. Il sequestro attuato dal nucleo operativo
ecologico specializzato in materia d’inquinamento e l'Arpac
consente comunque l’utilizzo della struttura che serve
circa 4000 abitanti della zona.
L’Arpac e i militari del Nucleo
operativo ecologico (Noe) di Caserta, rappresentato da un ufficiale dell'Arma e
da un funzionario della agenzia, hanno proceduto
subito al sequestro preventivo dell’impianto di depurazione comunale delle
acque reflue urbane, sito in località “Taverna Mele" di Calvi Risorta,
dopo aver ispezionato l’impianto e le varie certificazioni.
Il sequestro è avvenuto poiché il cinquanta per cento dei
composti presenti nelle acque reflue, estremamente
nocivi per la salute umana, venivano riversati nei corsi d’acqua (come il Rio
Lanzi) e negli altri scoli naturali ed artificiali, andando a contaminare
terreni, colture e falde acquifere, la prova sta nel fatto che transitando da
quelle parti, a tuttoggi c'è un cattivo odore.