"PIGLIAMMU
I PICCUNI E SCASSAMMU I DOSSI". CAPARCO SBAGLIA TUTTO (SOPRATTUTTO
L'ITALIANO) E AGGIUSTA I DOSSI CON ALTRI SOLDI PRESI NELLE TASCHE DEI
CITTADINI. UN'ALTRA FIGURA PER IL SINDACO PENSIONATO
E LA SUA BELANTE MAGGIORANZA
Calvirisortanews,
11 agosto 2010
Salvatore
Minieri
Ma
come fare a non sentirsi scossi da un fremito di risate, frammisto a un senso di scoramento grande quanto il mare? Anche sull'installazione dei dossi, la maggioranza di
Caparco è costretta ad ammettere di aver sbagliato tutto.
"Pigliammu i piccuni e
scassammo i dossi…", con questa frase, il sindaco di Calvi, il pensionato
Antonio Caparco, ha reagito alla visita degli agenti della Polizia Stradale del
distaccamento di Caianello, diretta dal Sostituto
Commissario Luigi De Felice, che gli hanno contestato
la natura fuori norma degli orrendi dossi fatti piazzare -per la modica cifra
di 40 mila euro- in quasi tutte le strade della città.
Mancano le misurazioni adattate alle reali dimensioni delle strade, manca una effettiva comunicazione di urgenza per la realizzazione
dei dossi, ma, soprattutto, quegli obbrobriosi cumuli di asfalto sono fatti
male e fuori da ogni rigore di norma stradale.
Insomma, anche questa volta avevamo previsto quanto accaduto due giorni fa: i
dossi non servivano a nulla, sono stati spesi soldi pubblici che potevano
essere usati per opere molto più serie e urgenti, e,
come troppo spesso succede, qualcuno ha avuto la strana smania e la sospetta
fretta di mettere subito quei dossi, tanto che Caparco ha emesso un decreto di
urgenza dal suo affollatissimo ufficio (che per rispondere a questo mio
articolo, ci scommetto, sarà trasformato per l'ennesima volta in un patetico
teatrino simil televisivo con tanto di intervista
concordata in maniera padronale. Scommettete anche voi?).
I dossi, pare, siano costati circa 40 mila euro, prelevati da un impegno spesa per la realizzazione di una vasca di
raccolta delle acque meteoriche che, ovviamente, non sarà più costruita. Pare
che per il pensionato Caparco e per la sua chiacchieratissima e residua
maggioranza sia più importante fare i dossi che avere un sistema di acqua potabile per le emergenze umane.
La Polizia Stradale ha effettuato dei rilievi e delle
perizie, richieste proprio dall'editore di questo sito, Vito Taffuri tramite
una vasta e calorosa petizione popolare. Bene, Vito aveva
pienamente ragione, come ha confermato la Polizia Stradale: quei dossi sono
quasi tutti da rimodulare e rivedere. "Ma è questione e mmiezu centimetru…", ha detto un assessore al nostro editore
qualche ora fa.
Invece no: altro che mezzo centimetro. In alcuni casi
i dossi non potrebbero nemmeno esserci, perché cambiano e stravolgono di fatto la morfologia urbana. Ma
pare che il capo dell'Utc, Sergio Santillo (parente
diretto del sindaco Caparco) non se ne sia avveduto e abbia dato immediatamente
l'assenso all'urgenza palesata dal suo amato cuginetto
sindaco.
Insomma, si è consumata un'altra scempiaggine con l'assenso sempre più bovino
dei membri della maggioranza di Caparco. Ma è tutto da rifare. Poco importa che, ai 40mila euro già
prelevati dalle tasche dei cittadini, ora saranno aggiunti anche i soldi per
aggiustare i dossi (sempre presi mettendo le mani nelle tasche dei caleni).
Che ce ne frega? - direbbe qualcuno - tantu è questione e mmiezu centimetru e sessantamila euru.
Tutto da rifare con i soldi degli altri. Un'altra figuraccia
che dimostra quanto sia inadeguato Caparco a fare il sindaco e la sua
maggioranza a stare seduta tra gli scranni comunali. Magari rifaranno
male anche questa volta i dossi, in modo da poter rifare i lavori e spendere
altri soldi.
Altro che ufficio alla comunicazione che il sindaco tanto
decantava. A fare l'addetto stampa del Comune, ormai, ci pensa
direttamente Caparco con la sua elegantissima e moderna dichiarazione: "Pigliammu i piccuni e scassammo i
dossi…". E io che continuo a dannarmi l'anima
contro la Gelmini che ha conferito a Bossi la laurea
honoris causa in Lettere. Se la bella ministra alla Pubblica Istruzione
conoscesse Caparco gli conferirebbe la cattedra in qualche prestigioso
Ateneo.