MARROCCO
STA PER ESSERE CACCIATO PER "ECCESSO DI LEGALITÀ". ECCO
L'ELENCO DEI MENDICI CHE ASPIRANO A PRENDERNE IL POSTO. CAPARCO AL TOP
DELL'INCOERENZA.
Calvirisortanews,
31 Luglio 2010
Salvatore
Minieri
"L'uomo onesto - dice il proverbio - tien parola come un Re". Se sei
onesto, insomma, la tua parola vale quanto quella di un regnante, anche se sei
un povero senza scarpe: la tua onestà ti rende uomo vero, nobile d'animo quanto
il più potente dei sovrani.
Benvenuti a Calvi Risorta, benvenuti nel Municipio
dove dire la verità è un atto quasi rivoluzionario, ma sappiamo bene che i re
siamo noi e non certo gli indaffaratissimi consiglieri di maggioranza, febbrili
come api nell'alveare in attesa che il posto di vicesindaco venga sottratto
d'imperio a Giovanni Marrocco, reo di aver detto la verità e , soprattutto, di
aver richiesto maggiore trasparenza nell'attività amministrativa.
Benvenuti a Calvi, dove il sindaco ha interpretato la volontà espressa da
Marrocco come un profondo atto di mortificazione per la sua maggioranza e ha
accusato il suo vicesindaco di ambire a una scissio precox, una rottura
immediata di una squadra che ormai fa acqua da tutte le parti e si è già
accartocciata al suolo dopo appena 13 mesi di modesta attività.
Marrocco, qualche ora fa, ha solo chiesto una maggiore linearità nell'azione
politica e una trasparenza vera nelle scelte di questa maggioranza. La risposta
di Caparco? Degna della sua solida preparazione politica e del suo acume
culturale indiscusso: "Se continua così, tolgo la delega anche a Marrocco,
ora vi faccio vedere io chi comanda!".
Grande declinazione di democrazia, folgorante gesto di
superiore virtù collegiale. Caparco è davvero l'uomo che sa come tenere i toni
bassi, dialogando con civiltà e moderazione, ma soprattutto, dimostra di essere
davvero un politico moderno e civile, uno al passo con i tempi, mica come quei due trogloditi di Marrocco e Cipro che
chiedono sempre di agire secondo legge e nell'interesse dei cittadini.
Il sindaco di Calvi, però, dimentica di aver tradito in solido la fiducia che
gli avevano accordato tutti gli elettori di Marrocco
(l'uomo più votato alle ultime Comunali). Ritirando la delega alla persona che
ha raccolto il maggior numero di consensi, scrive a caratteri cubitali la frase
"Me ne frego" sul credito che i caleni gli avevano
concesso a giugno 2009.
Insomma, il sindaco conferma i nostri sospetti (comunicati già da mesi su
questo sito): ha contratto solo cambiali e non sembra essere capace di
rispettare la scadenza di nessuna. Anzi,
sembra già averle rimosse e dimenticate, se ne frega, appunto.
Ora, quindi, tocca a Marrocco vedersi sbattere la porta in
faccia, dopo aver letteralmente riportato alla vita politica un dimenticato e
negletto Caparco. Al dermatologo va anche il merito di aver raccolto centinaia
di voti alle ultime elezioni e di aver contribuito in maniera massiccia e seria
a riportare in auge l'intorpidito pensionato di via
Cales.
Possiamo solo notare delle inquietanti analogie con la vita politica nazionale:
a Roma viene messo sotto processo mediatico
e cacciato dal Pdl, Fini ( per aver chiesto maggiore
trasparenza in seno al Governo) mentre personaggi come Verdini e Cosentino (amico di Caparco) restano saldi sulle loro
poltrone di coordinatori dei partiti.
Stessa cosa accade a Calvi dove Cipro e Marrocco (anche loro hanno reclamato
trasparenza come Fini) vengono messi fuori dalla
Giunta, mentre Pietro Martino (come Verdini e Cosentino)
finito in un'intercettazione di due Casalesi, resta a fare l'assessore e a
presiedere le riunioni per le commissioni del Piano Regolatore.
Se Marrocco dovesse essere cacciato, ecco quale
potrebbe essere la griglia di partenza dei questuanti pronti a sgomitare per
raccogliere l'eredità del medico caleno: la vicesindacatura
sarebbe sicuro appannaggio dell'ex dissidente Raffaele De Vita che lascerebbe
così la carica di presidente del Consiglio per diventare vice di Caparco.
A presiedere l'Assise comunale potrebbe essere il
consigliere Mele o magari un altro fedelissimo del sindaco come Claudio
Zitiello (che è anche il nipote del sindaco). L'assessorato alla
Sport, però, potrebbe cambiare le carte in tavola. Dopo averlo sottratto
a Nicola Cipro, Caparco vorrebbe assegnarlo al suo fido collaboratore Silvestro
Mele.
Ma tutti i giochi potrebbero essere messi in
discussione dalla levata di scudi dell'assessore Claudio De Basio
che preme per diventare vicesindaco, facendo rimodulare
l'intera Giunta. L'assetto più probabile potrebbe essere questo: Mele assessore
allo Spot o presidente del Consiglio, De Biasio vicesindaco con delega alle
Finanze. Ma si romperebbe il fronte con l'attuale presidente dell'Assise,
De Vita che, dopo aver criticato per mesi il sindaco Caparco, ora vuole
addirittura diventare suo vice.
Insomma, la fame di poltrone ed incarichi, nonostante la crisi, sembra essere
aumentata. Gli interessi della gente possono aspettare. Ora è tempo di
dividersi nuove poltrone, poco importa se il mandato è già
stato tradito. Caparco, fregandosene della pluralità, è riuscito a
circondarsi ancor più di consiglieri fideisti che a breve (altra analogia con
la politica nazionale) saranno strigliati da Caparco a tirar fuori notizie e
dossier falsi su Marrocco e Cipro.
Con me e Vito Taffuri lo hanno già fatto, ma hanno solo messo in fila ulteriori figuracce professionali da cumulare con
quelle politiche e umane che hanno già inanellato. Nulla da dire,con una mescolata di nomi e incarichi, questa Giunta la si
vuole spacciare per nuova. Ma chi ci crede più, ormai?