PROMESSE
ELETTORALI FINTE: PROSSIMA APERTURA DEL CASELLO AUTOSTRADALE CALES NORD, MA E'
FINTO ANCHE QUELLO
Calvirisortanews, 21 Luglio 2010
Vito Taffuri
Magari potremmo far finta di non averlo visto, ma lo scempio (perché di questo
si tratta) è talmente evidente da trascinarci, nell'ilarità generale, in una
imbarazzante notizia di metà estate. Basta andare sulla provinciale per
Sparanise, per rendersi conto che a Calvi Risorta,
quanto promesso dalla maggioranza, è stato davvero portato a termine, proprio sotto
gli occhi di tutti.
Quel famoso casello autostradale che avrebbe portato
"serenità, pace e prosperità", in effetti, è quasi pronto: si vede
già la rampa di accesso alla struttura stradale. Peccato, però, che si tratti
in realtà di un' effrazione bella e buona al codice
della strada e ai codici in generale. Peccato, infatti, che
quello che sembra l'opera di sterro per la realizzazione di un casello
autostradale, altro non é che un lavoro di livellamento e di getto su suolo
pubblico di materiali inerti - per giunta pericolosi - spalmati sulla strada
pubblica da un amico intimo del sindaco.
In parole povere e in termini molto stringenti, dove c'è un'attività di estrazione litica gestita da un
amico del primo cittadino, molto addentrato nell'entourage politico paesano, si
riscontra anche un illecito sconfinamento delle attività private su suolo
pubblico. Il gestore dell'attività, infatti, incurante delle norme giuridiche
del caso, ha invaso la strada pubblica con un manto di materiale inerte usato
come asfalto di bassissima qualità per un accesso migliore dei mezzi pesanti
nella sua cava privata.
Bene, anzi benissimo, anche perché, in un primo momento, avevamo pensato si
trattasse di quella promessa fatta in campagna elettorale dal presidente del
Consiglio Comunale, Lello De Vita e dal sindaco Antonio Caparco: "…stiamo
seriamente pensando di dare a Calvi un casello autostrade indipendente, anche
per valorizzare le bellezze archeologiche e per conferire dignità a una cittadina che fino ad oggi ha dovuto subire solo
l'interesse dei privati a scapito del benessere collettivo". Questa frase
è stata pronunciata in un comizio della scorsa campagna elettorale, proprio in
un passaggio di microfono tra il sindaco e Lello De Vita, che della Società
Autostrade è dipendente.
Ecco il risultato: il casello sembra vero, ma è solamente, l'ingresso asfaltato
(illecitamente) di un intimissimo sostenitore del
sindaco Antonio Caparco. Sembra di assistere a un
passaggio del film Le Mani sulla Città di Francesco Rosi, quando, sui terreni
destinati alla realizzazione di un Ospedale, sorgeva la villa dell'assessore
alla Sanità che, piccato, doveva però rinunciare alla piscina, perché troppo
vistosa agli occhi della commissione edilizia.
Dopo aver promesso addirittura un'uscita autostradale, Caparco e la sua allegra
brigata non hanno fatto altro che favorire (chiudendo
un occhio e, spesso, tutti e due) amici, parenti ed elettori particolari
nell'esecuzione di lavori privati e nello sviluppo di procedure edilizie che
favoriscono solo i privati e mai il popolo.
E meno male che volevano "conferire dignità a una
cittadina che fino ad oggi ha dovuto subire solo l'interesse dei privati a
scapito del benessere collettivo", parola del sindaco e del suo fido
presidente del Consiglio Comunale. Come si fa a non fidarsi delle promesse di
gente così? A questo punto ci chiediamo: ma, gli organi proposti al controllo
come la Polizia Municile locale, i Carabinieri della
locale stazione, l'ufficio Tecnico della Provincia, è l'ufficio Tecnico Comunale
retto dal Dott. Ing. Sergio
Santillo, parente al primo cittadino Caparco, si sono accordi dell'eventuale
abuso edilizio da noi ironicamente segnalato? Oppure hanno il prosciutto
davanti a gli occhi? Speriamo che con la nostra
segnalazione qualcuno si interessi. In
ogni caso, il nostro impegno e quello di informare giornalisticamente
l'Autorità Giudiziaria.