ESTORSIONE: INFLITTI 35 ANNI A QUATTRO
RICATTATORI
Gazzetta di Caserta,
07 luglio 2010
Sciolti gli ultimi dubbi, i giudici del collegio C, della seconda
sezione penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presidente Alberto Pacelli,
a latere Maria Dolores Carapella e Chiara Di Benedetto, hanno condannato Giovanni
Caserta a dieci anni di reclusione, per l'estorsione aggravata subita dal
titolare dell'area di servizio Q8 di Calvi Risorta.
Condannati anche i complici, nove anni per Remo Benincasa
e nove anni nei confronti di Vitaliano Polito e sette anni per Nunzio Piscione.
Il processo che
vede parte lesa il proprietario della stazione di servizio Q8 di Calvi Risorta,
M.C., vittima di estorsione
da parte di un dipendente e tre compici, che avrebbero minacciato di rivelare
alla moglie la relazione extraconiugale che l'uomo aveva con una donna.
Sotto accusa
Vitaliano Polito, addetto al lavaggio delle auto della Q8, di
Calvi Risorta, Giovanni Caserta di Sant'Andrea
del Pizzone, Remo Benincasa
di Sessa Aurunca e Nunzio Piscione, originario di un
paese dell'Umbria, difesi dagli avvocati. Raffaele Gaetano Crisileo,
Gianluca Di Matteo e Ignazio Maiorano.
Secondo
l'accusa, Polito era venuto a sapere della relazione extraconiugale del
principale ed insieme ai suoi complici lo avrebbe ricattato,
riuscendo a farsi consegnare settantamila euro in poco tempo.
Quando la
moglie si accorse dei cospicui prelievi effettuati dal marito sul conto
corrente, s'insospettė e si confidō con un carabiniere della stazione di Calvi
Risorta.
Iniziarono a quel
punto le indagini. I militari dell'Arma misero sotto controllo le utenze
telefoniche e grazie alle intercettazioni telefoniche vennero a capo della
vicenda, sfociata nell'arresto.