IL VICESINDACO GIOVANNI MARROCCO CHIEDE DI IMPORRE TASSE DIFFERENTI PER I CITTADINI DI REDDITO MINIMO: SI PROVA A DIFFERENZIARE LE QUOTE TARSU A CALVI RISORTA

 

Calvirisortanews, 06 luglio 2010

 

Vito Taffuri

 

Sulla notifica delle bollette per la Tarsu a Calvi Risorta, interviene il vicesindaco, con delega alle politiche sociali, Giovanni Marrocco che invoca a gran voce la decurtazione del 20 per cento per le categorie svantaggiate. "Abbiamo già parlato con il sindaco Caparco della questione - ha detto Marrocco - e dovremmo ottenere il taglio percentuale delle bollette per coloro che dimostrano, con i documenti appositi, di essere riferibili alle categorie con reddito minimo, come previsto proprio dall'articolo 11 del regolamento comunale sulla Tarsu; in termini molto più semplici, molti cittadini caleni hanno un reddito basso e vivono in quadrature metriche minime, non usufruendo di alcun sostegno previdenziale o assistenziale.


Di concerto con il sindaco Antonio Caparco, abbiamo avviato la discussione per ottenere i tagli a favore delle categorie sociali più esposte, ma abbiamo bisogno di un supporto anche da parte della Provincia, che, purtroppo, ha iniziato il mandato amministrativo proprio con l'aumento della Tarsu provinciale, senza tenere conto che le tabelle di pagamento non possono essere le stesse per tutti". Il vicesindaco Giovanni Marrocco ha quindi tenuto fede agli impegni presi lo scorso anno in campagna elettorale sulla tutela delle fasce sociali più deboli.

 

"Non si tratta di impegni, ma di coerenza con la delega alle politica sociali che il sindaco mi ha affidato - ha proseguito il medico di Calvi - non possiamo tenere bassa la guardia sulle tasse comunali che, oltre a rappresentare un problema esoso per i redditi più bassi, rischiano di minare anche la fiducia dell'elettorato nei confronti degli Enti.


C'è ancora poca sensibilità nei confronti delle famiglie e delle persone monoreddito e di chi rasenta la fascia di povertà: nelle grandi città, così come a Calvi Risorta e nei paesi di eguale entità demografica, si deve assolutamente tenere conto delle disparità sociali ed economiche e, al contempo, adattare le tasse alle reali possibilità dei cittadini. Con la Tarsu a Calvi Risorta, stiamo provando a dare l'esempio anche con la collaborazione del sindaco e di tutta la maggioranza: cercare di dare una volto socialmente compatibile alle tasse comunali. Inoltre, e questo mi preme particolarmente, dobbiamo prendere l'abitudine di leggere e rispettare i regolamenti che governano le materie.

 

Proprio sulla Tarsu, infatti, esistono almeno due articoli di regolamento comunale che ci obbligano ad applicare differenziazioni di tasse sulle fasce sociali più esposte. In termini molto più semplici, abbiamo chiesto al sindaco Caparco, di contemplare le differenze del caso per l'erogazione delle bollette per l'immondizia. Praticamente, chiediamo di chiedere somme che tengano conto delle differenze sociali: non si può esigere la stessa somma Tarsu da famiglie proprietarie di una villa bifamiliare di lusso e, la stessa cifra, da intestatari di appartamenti di piccolissima metratura con un reddito basso. Insomma, stiamo cercando di applicare la legge di salvaguardia delle categorie meno abbienti. Credo sia un nostro dovere precipuo e un diritto inalienabile per chi paga le tasse".