SEQUESTRATO
IL DEPURATORE NEL COMUNE DI CALVI RISORTA
Calvirisortanews, 02 luglio 2010
Vito Taffuri
Bufera «ambientale» su uno dei depuratori comunali a Calvi Risorta, dove nella giornata di Mercoledì scorso il Noe,
il nucleo operativo ecologico specializzato in materia d’inquinamento e l’Arpac, si sono presentati di buon mattino all’ufficio
tecnico, diretto dall’ing. dott. Sergio Santillo, parente del primo cittadino
Antonio Caparco e hanno ispezionato il depuratore sotto inchiesta.
L’Arpac e i militari del Nucleo operativo ecologico
(Noe) di Caserta, rappresentato da un ufficiale dell’Arma e da un funzionario
dell’agenzia, hanno proceduto subito al sequestro preventivo dell’impianto di
depurazione comunale delle acque reflue urbane, sito
in località “Taverna Mele”, di Calvi Risorta, dopo aver ispezionato l’impianto
e le varie certificazioni.
Il sequestro è avvenuto poiché il cinquanta per cento dei composti presenti
nelle acque reflue, estremamente nocivi per la salute
umana, venivano riversati nei corsi d'acqua (come il Rio Lanzi) e negli altri
scoli naturali ed artificiali, andando a contaminare terreni, colture e falde
acquifere, la prova sta nel fatto, che transitando da quelle parte a tuttora
c’è una cattivo odore.
Il depuratore sequestrato è stato affidato in custodia al responsabile
dell’ufficio tecnico comunale, che dovrà attenersi alle prescrizioni imposte
dall’Autorità Giudiziaria. Nel lontano 2007 proprio l’attuale Sindaco Antonio
Caparco, quando sedeva nei banchi dell’opposizione
segnalava le tantissime irregolarità dei depuratori caleni. Oggi Caparco siede
invece nei banchi di maggioranza e i problemi sono sempre gli stessi, mai
risolti soprattutto dalla sua neo giunta.