STILETTATE
DI RINASCITA ALLA MAGGIORANZA CAPARCO
Gazzetta di Caserta, 27 giugno 2010
Per Bonacci non si salva più nessuno, nemmeno i caleni.
Questa volta l’alter ego satirico del consigliere, Aristarco Scannabue, attacca gli stessi cittadini di Calvi,
rei di aver rinnovato la loro fiducia a Caparco.
“Cinque anni fa il popolo caleno si liberò di un tiranno –
scrive su Rinascita Bonacci-Scannabue – che faceva e disfaceva tutto a piacimento suo e degli amici suoi,
seppellendolo sotto una coltre di oltre mille voti di differenza.
Dopo quattro anni e mezzo, senza che lo stesso abbia fatto
alcun percorso politico e di eliminazione dei suoi
maggiori difetti come la grossolanità, la prepotenza e l’autoritarismo, lo
stesso popolo caleno lo ha riabilitato ponendolo sul piedistallo.
E regolarmente, malgrado le
assicurazioni da parte dei nuovi alleati, andate tutte miseramente deluse, ha
ripreso a governare con i vecchi metodi, sbarazzandosi in fretta e furia degli
alleati scomodi (leggi Nicola Cipro) che hanno avuto il coraggio di contestarne
le decisioni.
Dopo neanche un anno, riecco però
affiorare gli antichi malumori sul vecchio e nuovo tribuno, come se nessuno
conoscesse bene i paurosi limiti umani e politici dello stesso. Ormai il danno è fatto e bisogna
tenerselo per ancora tanto tempo.
Beh, cari Caleni, se il melone è
uscito bianco con chi volete prendervela?”