UNA PIAZZA PER IZZO:
TRUCIDATO DALLA CAMORRA
Gazzetta di Caserta, 29 maggio 2010
“L'Appuntato degli Agenti di Custodia Nicandro Izzo, in servizio presso
l'istituto penitenziario di Napoli Poggioreale, il 31
gennaio 1983, dopo numerose minacce ricevute, veniva ucciso
con un colpo di pistola alla testa da parte di ignoti, a poche decine di metri
dall'Istituto. Nel corso delle successive indagini é emerso
il chiaro stampo camorristico dell'omicidio. Riconosciuto "Vittima del Dovere"
ai sensi della Legge 466/1980 dal Ministero dell’Interno”.
Con queste parole
di riconoscimento, alla fine del 1983, veniva sancito
l'ennesimo, agghiacciante omicidio di camorra che aveva tolto la vita a
Nicandro Izzo, appuntato della polizia Penitenziaria in servizio a Poggioreale, dove era stato designato quale responsabile
del controllo dei pacchi in arrivo ai detenuti più pericolosi.
Izzo, valoroso e
serio agente penitenziario, alla fine del 1982, si era opposto al passaggio di alcuni pacchi sospetti all'interno del carcere napoletano
che, erano diretti a noti camorristi campani
(alcuni appartenenti al cartello della NCO di Raffaele Cutolo).
Il 31 gennaio del 1983, la camorra campana, regolò i conti con il coraggioso
agente, mandando un sicario ad uccidere Nicandro Izzo. L’agente stava per
lasciare il carcere di Poggioreale per effetto di un
trasferimento irrevocabile disposto dal Ministero per motivi di sicurezza. La
camorra, purtroppo, fu più veloce e tempestiva del trasferimento. All'altezza
di Porta Capuana, Izzo fu freddato da un colpo di
pistola, sparato alla testa da distanza ravvicinata.
Dopo ventisette
anni, Pignataro Maggiore rende omaggio a uno dei
suoi figli più valorosi con l'intitolazione a Izzo dello spazio verde di Partignano. Alla cerimonia di lunedì prossimo
parteciperanno i figli dell'agente ucciso, Antonio e Orsola Izzo e la vedova,
la signora Maria Senese. A volere l'intitolazione
dell'area pubblica alla memoria di Nicandro IZZO, é stato soprattutto Giorgio
Valente, ispettore capo della Polizia Penitenziaria e consigliere comunale di
minoranza.
"Izzo non é
solo un esempio cristallizzato nella triste epopea della faida camorristica - ha detto Valente - ma é il monito di
coraggio per tutti noi in questi tempi duri di
corruzione e falsità”.