Il primo
Consiglio Comunale del 2010
Rinascita Calena, 27 maggio 2010
Il primo Consiglio Comunale del 2010 - avete letto bene
“primo” - è stato ancora una volta nel segno della piena inefficienza da parte
della Maggioranza retta dal Sindaco Caparco.
Ancora una volta, nonostante le numerose sollecitazioni da
parte del gruppo Rinascita Calena, non è stato fornito un adeguato prospetto
della situazione debitoria dell’ente, nonostante il
riconoscimento all’ODG di debiti fuori bilancio e l’avvicinarsi delle scadenza per l’approvazione del nuovo bilancio
annuale.
Duro è stato il dibattito sulle commissioni ritenute
indispensabili dalla maggioranza.
“Noi di Rinascita - afferma Bonacci - abbiamo condannato
l’inefficienza della presidenza del Consiglio e dell’intera maggioranza, stante
la mancata convocazione a quasi un anno dalla nomina della Commissione Affari
Generali. A fronte di ciò, abbiamo assistito all’istituzione di
altre due inutili commissioni che accolgono ben otto membri della maggioranza.
Ci sembra il più classico dei contentini elargito a qualche consigliere
scontento con tanto di incuranza per l’efficienza e l’economicità dell’azione amministrativa. A conferma della
nostra coerenza, ho ritenuto opportuno dimettermi dalla Commissione
Affari Generali – continua Antonello Bonacci - data l’inutilità della
stessa, come detto mai riunita finora. Per la nomina del revisore dei conti la
maggioranza ha scelto un professionista non caleno, pur essendoci diversi
validi esponenti del nostro territorio da poter nominare. Siccome
si tratta di una persona legata ad un consigliere da vincoli di parentela,
troviamo ancora più infelice tale scelta da parte della maggioranza. L’elemento
che però maggiormente deve far riflettere i cittadini è il completo rigetto da
parte della maggioranza e del Presidente dell’istituzione consiliare. Tenere un
Consiglio ogni sei mesi in un paese come Calvi, con
tanti problemi e con tante potenzialità, è francamente da repubblica delle
banane. Ci auguriamo che gli amministratori si ravvedano e che si mettano
quanto prima sulla giusta rotta nel rispetto del popolo che li ha investiti e
che ha il diritto di essere messo costantemente al corrente
della vita amministrativa attraverso la sede principale della discussione, cioè
il Consiglio Comunale”.