CERCATORE
CALENO TROVA UN TARTUFO DI OLTRE MEZZO CHILO
Calvirisortanews, 26 maggio 2010
Vito Taffuri
''Ho scavato per quasi mezz’ora, facendo molta attenzione
per evitare di rovinare la trifola. Il cane si agitava come se fosse impazzito''.
A distanza di 24 ore, Salvatore Izzo, residente nella
frazione di Petrulo di Calvi Risorta, noto in paese come cercatore di tartufi,
e' ancora emozionato quando racconta il ritrovamento dei due tartufi neri da oltre mezzo chilo.
Il luogo del ritrovamento è tra i boschi di Monte Maggiore, nel comune di Castel di Sasso in provincia di
Caserta, dove Salvatore Izzo conosce il territorio come le proprie tasche. Una
ricerca tecnicamente perfetta che, non ha mancato di dare i risultati sperati. Infatti, sotto i suoi occhi sono cominciati ad apparire i
primi tuberi. Il Tuber Aestivum,
infatti, meglio conosciuto come tartufo nero estivo o più comunemente "scorzone" a causa della sua scorza ruvida, è un buon
tartufo, anche se non ha la delicatezza e la finezza del profumo del tartufo
nero invernale (Tuber melanosporum).
Il Tuber aestivum è un
tartufo resistente e si mantiene più a lungo rispetto alle altre varietà,
permettendone in questo modo un uso più tranquillo. In
effetti nel tartufo sono racchiuse, in un unico frutto, tutte le
fragranze e gli odori del bosco, il suo gusto è intenso ma delicato e il suo
odore è a dir poco "stuzzicante". Il periodo di maturazione dei Tuber aestivum, inizia da Maggio
fino all'autunno inoltrato, naturalmente i primi della stagione potranno avere
una polpa che, essendo meno matura, sarà più chiara, con aspetto marmorizzato,
mentre con l'inoltrarsi della stagione, a maturazione giusta, virerà più sul
bruno. La sua scorza è ruvida e verrucosa, di colore nero.
Il suo sviluppo si associa spesso con piante di roverella,
quercia e cerro, ma anche carpino e nocciolo. La sua
grandezza varia da quella di una noce, ma non è raro rinvenire esemplari anche
di una discreta grandezza, anche del peso di 1kg o più, come lo ha trovato il
cercatore di tartufi caleno.
I luoghi del ritrovamento
Una foto ravvicinata del tartufo
trovato