PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA: ZACCHIA SFERZA CAPARCO

 

Gazzetta di Caserta, 26 maggio 2010

 

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Duro intervento dell'ex sindaco caleno, Giacomo Zacchia, sulla privatizzazione dell'acqua, votata favorevolmente dall'attuale fascia tricolore locale, Antonio Caparco.

 

"In merito alla privatizzazione dell'acqua - ha detto Zacchia - si ricorda che avevamo giá in passato posto all'attenzione di tutti ad iniziare dal Consiglio Comunale, capigruppo, partiti politici, associazioni e comunitá tutta, sia attraverso un manifesto di cui si riporta un estratto riferito all'argomento in oggetto e sia con la richiesta di inserimento di un punto all'ordine del giorno o in alternativa convocazione di un Consiglio Comunale, anche straordinario e aperto alle associazioni e ai cittadini tutti, sul tema della eventuale privatizzazione dell'acqua, questa ultima richiesta risale all'ultima conferenza dei capigruppo a cui, come sempre, non é stato dato alcun seguito a dispetto della democrazia, apertura, trasparenza e partecipazione di cui la maggioranza aveva fatto un cavallo di battaglia in campagna elettorale. Sembra siano rimasti solo i cavalli a correre, le battaglie invece sono per la cittadinanza calena per sopravvivere e tutelare la propria salute e quella dell'intero territorio dell'agro caleno".

 

Per Zacchia, dunque, la maggioranza di Caparco avrebbe soltanto raccontato frottole, salvo poi dare parere favorevole alla privatizzazione delle risorse idriche.

 

"Dimenticavamo altri punti - ha aggiunto l'ex sindaco di Calvi Risorta - Caparco ha detto ai suoi alleati, alcuni dei quali sembrano giá scomparsi dopo l'elezione, i veri motivi che lo hanno convinto a dare la tua piena adesione a Cosentino? Non le sembra, caro signor Caparco, che sarebbe stato opportuno portare tutti a conoscenza del problema prima di assumere impegni in prima persona?".

 

Anche la minoranza, quindi, pone al centro della discussione lo scollamento chiaro tra le decisioni singole del sindaco e una parte della maggioranza che sembra essere solo deputata a votare a favore, delle decisioni prese in sede di giunta e in Assise consiliare. Molti dei consiglieri di maggioranza, infatti, hanno appreso solo dai giornali e da altri organi di informazione, la decisione del sindaco di Calvi di votare a favore della privatizzazione dell'acqua. Una scelta non proprio concertata e presa in maniera collegiale.