PARCO ARCHEOLOGICO COME UNA DISCARICA
Gazzetta di Caserta, 19 maggio 2010
Il parco archeologico di Calvi Risorta
trasformato in discarica di rifiuti. Le strade di accesso, nascoste da una folta vegetazione
sembrano essere il luogo prescelto per smaltire ogni tipo di materiale.
Nella scarpata sottostante l'anfiteatro un grosso cumulo di ethernit
- pericolose perché contenenti amianto - poco più avanti migliaia di sacchi e
di buste dello stesso tipo di quelle usate per la raccolta differenziata. L’immondizia
non risparmia nemmeno la spianata del tempio dove ignoti hanno scaricato diversi
quintali di rifiuti, successivamente dati alle fiamme.
La Soprintendenza, attraverso l'ufficio archeologico ubicato in città, ha più
volte segnalato i fatti alle autorità competenti senza tuttavia ottenere
riscontri. Così il parco archeologico dell'antica Cales,
resta terra di nessuno sulla quale é facile abbattere e rubare anche alcune
querce secolari.
Chi agisce, per sversare
rifiuti o per rubare gli alberi che circondano il sito, conosce bene le
abitudini del guardiano e i tempi del giro che quotidianamente compie per sorvegliare l'area. La vasta zona archeologica della città, oggetto di diversi progetti
e finanziamenti, resta incompiuta.
Qualche anno fa l'amministrazione
cittadina, con un'apposita conferenza stampa, presentò
un progetto che prevedeva, fra le altre cose, anche la creazione di uno
svincolo autostradale; la società «Autostrade per l'Italia» stanziò oltre 2 milioni
di euro per realizzare l'opera; fondi successivamente annullati.
La Soprintendenza ai beni archeologici di
Napoli e Caserta, aveva invece progettato il parco archeologico Cales: la «porta
della Campania», struttura questa che doveva nascere proprio
a ridosso della Autostrada Roma-Napoli.
L'opera consisteva in un edificio nel
quale, oltre alla rappresentazione di tutti i percorsi e le attrattive del
parco archeologico caleno, doveva essere realizzata anche una presentazione complessiva
di tutti i principali siti archeologici e culturali presenti in Campania e di
come poterli raggiungere facilmente. Tutti progetti che finora non hanno trovato
alcuna applicazione.
Così i rifiuti restano l'unica certezza
che campeggia sulle rovine dell'antica Cales.