CATTURATO
IL PRESUNTO CAPO DEI TOMBAROLI CHE OPERAVANO ANCHE A
CALVI RISORTA
Calvirisortanews, 14 maggio 2010
Vito Taffuri
Archeologia e ladri di storia, beccato l'uomo ritenuto la mente pensante dei tombaroli di Teano e Calvi Risorta.
A prenderlo sono stati i carabinieri di Teano agli ordini del maresciallo
Augusto Proietti. Si tratta del pregiudicato Antonio Mattiello, 68 anni originario di Casal di Principe.
Operava sulla necropoli di Settequerce assieme a due
complici sfuggiti alla cattura. Infatti, nella decorsa nottata, alle ore 04:30 circa, militari della Stazione Carabinieri di Teano
hanno tratto in arresto MATTIELLO Antonio, originario di Casal di Principe,
nato nel 1942, pregiudicato.
L’arresto è scattato a conclusione di un mirato servizio finalizzato a
reprimere il fenomeno degli scavi abusivi e del furto di reperti archeologici.
Sono numerosi, infatti, gli importanti siti di interesse
archeologico nel territorio di Teano e altrettanto numerosi erano stati,
purtroppo, i furti perpetrati dai cosiddetti “tombaroli”.
I Carabinieri di Teano, dopo alcuni preventivi sopralluoghi nei siti, che
avevano permesso loro di notare le tracce lasciate dai
“tombaroli” in prossimità degli scavi abusivi da effettuare, hanno appurato che
stavolta le attenzioni dei malviventi sarebbero state rivolte al sito
archeologico ubicato in località “Settequerce”, in un
terreno attualmente adibito a frutteto, ove è presente una necropoli risalente
al IV° - V° secolo A.C.
Alle 04:00 circa di stanotte i Carabinieri, dopo
essersi portati sul posto, hanno sorpreso il MATTIELLO che, unitamente ad altri
due complici, stava effettuando scavi in prossimità di una tomba. I tre ladri,
vistisi scoperti, si sono dati precipitosamente alla fuga, approfittando anche
dell’oscurità notturna; due di loro, purtroppo, sono riusciti a dileguarsi
nelle campagne, mentre il MATTIELLO è stato bloccato dopo un breve
inseguimento.
Sul luogo, i Carabinieri hanno rinvenuto una preziosa
ciotola in ceramica dipinta di nero, in ottimo stato di conservazione, numerosi
frammenti di altro vasellame che erano già stati trafugati dalla tomba, nonché
l’attrezzatura utilizzata per gli scavi dai malviventi, comprensiva dei
cosiddetti “spilloni” utilizzati per sondare il terreno e individuare le
sottostanti tombe.
I reperti rinvenuti saranno consegnati alla Soprintendenza per i Beni
Archeologici di Santa Maria Capua Vetere per la loro catalogazione e
conservazione. Mentre sono in corso ulteriori indagini
tese all’individuazione dei complici del MATTIELLO, proprio con l’arresto di quest’ultimo i Carabinieri di Teano hanno certamente posto
un freno ad un fenomeno criminoso particolarmente grave e dannoso, che
aggredisce un bene di tutta la comunità.