LA BISBETICA DOMATA, INSAZIABILE MAESTRA DELLA VIA INNATURALE…
www.silvermele.it, 11 maggio 2010
Silver Mele
Ma cosa c’entra la Vispa Teresa
nella vita comunale di Calvi Risorta? Ma chi è e soprattutto cosa fa nella vita
questo personaggio che dichiara di essere giornalista
(basterà la tessera dell’Ordine per giustificarne l’aspirazione o magari il
sogno?), ricacciato dai pignataresi, escluso da ogni
redazione per pratiche legate allo snowboard e conseguente inaffidabilità,
assegnato in “cura” da mammina a zio Farfuglione
con la speranza di un impiego stabile, in cambio di poche, sconnesse righe
pubblicate da Vito Taffuri (l’unico, anzi l’ultimo tanto audace da pubblicarne
le fumate bianche…).
La Vispa Teresa è questo, una bisbetica domata, maestra
nell’incedere a carponi (guarda caso proprio lei parla di schiena dritta!),
portavoce di un gruppo di sfigati, trombati
a marzo prim’ancora che si incominciasse a giocare.
Perché? Ormai è noto
anche alle pietre: perché le cambiali è giusto che non
si sottoscrivano a nome della comunità con patti, accordi e promesse che,
purtroppo per Farfuglione e soci, rimarranno parole
al vento. Neutralizzati ed esclusi dunque, proprio come la non più giovine pignatarese (la “cambiale”
scema), individuata dal rosso congiunto come potenziale addetto stampa del
Comune quindi eletta presidente dell’Archeoclub, la
stessa associazione no profit cui Farfuglione
avrebbe inteso affidare in gestione il Parco Caleno, quello realizzato alle
spalle dello “scasso” per intenderci.
Capisco, o almeno provo a farlo, il tuo risentimento, ragazza
pignatarese: vista l’età non più verde, l’aspetto
quasi “soffiato” via dagli anni, l’ennesimo tentativo fallito di trovare
sistemazione, la consapevolezza tardiva di aver scelto ancora una volta chi è destinato
a perdere, lanci strali vani sul portale di Vito. Quel Vito che non smetterò
mai di ringraziare per avermi fatto aprire gli occhi, e in tempi non sospetti,
sull’innevata instabilità della bisbetica domata…
Facendo due rapidi conti emerge che Farfuglione
punta dritto alle elezioni comunali che si terranno tra quattro anni:
d’altronde la squadra, di cui è leader maximo, è fortissima. Tuttavia, a qualche consenso dovrà pur rinunciare: chissà se il
costruttore ebreo del Seminario, lo stesso per il quale il baffo rosso si era
battuto al fine di potergli affidare senza neppure gare d’appalto la
realizzazione delle tribune al campo di calcio, sarà disposto a tollerarne
ancora le sconfitte. Una vita in opposizione, una vita
a promettere cose che rimangono fuori ad un bar, irrealizzabili così come le
speranze della Vispa Teresa di metter fine al proprio stupido peregrinare.
Niente
da fare ragazza pignatarese: dopo averti montato e
provato con cura nella tua straordinaria propensione a godere nella via innaturale
(così avrebbe scritto di te Sade) ti rispediamo a
casa, mano nella mano con il rosso zietto. Ma sia chiaro, continuate pure a scrivere, ad ingrugnirvi tristi e brutti davanti al bar, a fare amaro il
fegato: il vostro ruolo è chiaro, assai simile al peso del due di bastone
quando la briscola è a denaro!