IL GRANDE CONSIGLIERE ALLA CULTURA, SUPER SILVER OFFENDE I GAY, FUGGE DALLE INCHIESTE SUL COMUNE, SBAGLIA I VERBI IN ITALIANO E CROLLA COME UNO SCOLARO RIMANDATO, SBAGLIANDO LA PIU' SEMPLICE DELLE LOCUZIONI LATINE. ORMAI E' CAPARCHEIDE CONCLAMATA

 

Calvirisortanews, 11 maggio 2010

 

Salvatore Minieri

 

"Facendo due rapidi conti emerge che Farfuglione punta dritto alle elezioni comunali che si terranno tra quattro anni: d’altronde la squadra di cui è il leader maximus è fortissima".


Signore e signori, ecco la dimostrazione che tutte le nostre perplessità erano fondate, fondatissime. La frase - da dieci battute e otto errori - che apre questa nostra lettera è stata scritta dal consigliere comunale, con delega ai beni culturali del Comune di Calvi Risorta.


Silver Mele: praticamente uno che dovrebbe essere il tutore assoluto della lingua che una volta si parlava proprio nell'Antica Calvi, prende uno strafalcione senza pari sulla lingua latina (non è che quella italiana sia scritta e parlata meglio sul suo sito).


Passi per la consecutio incerta e piena di personalissime concessioni ad astrusi aggettivi; passi per i contenuti che si riducono a una paesana invettiva da trivio periferico, ma quando Mele s'inerpica sull'erta della lingua latina, scivola e fa una di quelle figuracce che nemmeno un disattento studente di quarto ginnasio avrebbe mai commesso.


"Leader Maximus", ma cosa significa? Ma soprattutto: che lingua é? Di certo non è latino, ma nemmeno italiano: insomma è un linguaggio che solo il delegato ai beni culturali conosce. Si vede che il giornalista (laureato in lettere, ipse dixit!) ha saltato l'esame di latino all'Università.


Almeno questa è la prima giustificazione che vogliamo concedere allo zelante consigliere di Caparco che, tanto per non deluderci, usa una punteggiatura mimetica: in pratica le virgole sono un optional e le frasi secondarie si accavallano alle primarie con una sorprendente confusione di verbi e periodi. Per non parlare dei periodi incidentali: a casaccio e senza i segni di interpunzione.


E i contenuti della lettera densa di livore? Ne vogliamo parlare? Se la prende con tutti, sempre sul crinale di un personalissimo uso della lingua italiana. Addirittura cerca di vestirsi da ruffiano con l'editore del nostro sito, Vito Taffuri. "…in cambio di poche, sconnesse righe pubblicate da Vito Taffuri (l’unico, anzi l’ultimo tanto audace da pubblicarne le fumate bianche…)".


Insomma, l'editore del sito calvirisortanews.it sarebbe un fesso perché ospita gli articoli del sottoscritto. "I fessacchiotti che credono ancora alla befana sono altri, io pubblico solo la verità - ha detto Taffuri - e lo dimostra il fatto che quanto abbiamo scritto io e Minieri sull'autovelox e sullo scandalo giostrine a Calvi si è poi trasformato in inchiesta su scala nazionale.


Forse dovrei pubblicare qualche notizia della maggioranza? Beh, lo ripeto a tutti: io pubblico solo articoli di inchiesta, come quella che sta esplodendo sulla ditta Alfano, metto in fila solo notizie vere, non m'interessa la pubblicità di cose mai realizzate.


Tradirei migliaia di lettori del mio sito". Finita? Ma che! Il consigliere ai beni culturali (?) non si ferma e mischia insulti che vanno dalla presunta frequentazione di paradisi artificiali, passando per nostre devianze sessuali: in pratica, parla degli omosessuali in maniera omofoba, razzista e vergognosa, violando trattati di etica mondiale che conoscono anche i miei nipotini di sei e otto anni. Eh sì, questo è un vero uomo, uno di quelli che offende i gay e che chiama tossici tutti quelli che non usano i fumi inebrianti che emana Caparco (quelli, evidentemente, sono tutti appannaggio suo).


Per non parlare delle glissate da quaglia in fuga con la coda tra le zampette: avevamo chiesto lumi sul caso Alfano a Calvi e Mele cosa ha fatto? Ci ha riempito di insulti senza però dare alcuna risposta concreta e condivisibile. Come dire: il sindaco mi tiene all'oscuro di tutto e io posso solo rispondere insultandovi…gay e tossici che non siete altro.


Bella proposizione politica, quella di Silver Mele: un consigliere che non si accorge nemmeno di aver solo fatto promesse sui rifiuti da rimuovere nell'area archeologica di Cales. Basta guardare la sua web tv per rendersi conto che, dai servizi realizzati con noi 10 mesi fa ad oggi, la munnezza che si vede è sempre la stessa. Ma lui cosa fa? Si va a lamentare in tv, dimenticando di essere il consigliere preposto alla risoluzione di questi casi (clamorosa la domanda rivoltagli in trasmissione: "Ma non è lei che dovrebbe risolvere queste cose?" E lui che inizia a farfugliare notizie su fantomatiche ordinanze delle Soprintendenze, mah!).


Poi si sente come Il Gladiatore e cerca di parlare latino, ma commette una gaffe epocale, scrivendo "leader maximus" invece che "maximo" (anche questo, credo, lo sappiano i miei nipotini, eppure loro non fanno i consiglierilaureatigiornalistidelegatiacculturatiaccaparacati).
Insomma, uno che dovrebbe promuovere la cultura in una delle città più gloriose della storia romana, non conosce nemmeno il latino e, quando scrive offende in preda a un sospetto livore da coniuge siculo.


Lui, non ha fatto ancora nulla per Cales, ma in compenso dispensa insulti contro tutti coloro che non stanno con Caparco: d'altronde è stato votato per questo e per inventare un maccheronico ed esilarante latino da villetta comunale. O no? E visto che si sente ormai Gesù tra i Dottori e distribuisce pagelle ai consigli comunali (poi siamo noi che usiamo polverine esotiche!)


questa volta io e Vito Taffuri vogliamo vestirci da Super Silver e dargli un giudizio: poche idee, ma confuse (come il suo italiano, ma soprattutto, come il suo personale uso del latino). Vi promettiamo che da oggi, visto dove è scivolato il consigliere Mele, chiuderemo questa sterile polemica in latino per scrivere solo di cose che attengono all'interesse collettivo di tutti i caleni. Scusateci, ma con quel "leader maximus" non potevamo resistere, era davvero troppo comico.


A PROPOSITO: ma chi sarebbe Sade citato nel confuso articolo di Mele? Probabilmente il consigliere non conosce nemmeno la letteratura francese, perché, visto che lo scrittore era un Marchese, il suo cognome aveva il DE nobiliare: DE SADE, appunto. Ma credo che questo errore sia figlio dell'approssimazione culturale che ha partorito il vergognoso errore di "leader maximus"Donatien-Alphonse-François de Sade questo è il vero nome di chi viene chiamato erroneamente da Mele "Sade"…ma chi é?