ZACCHIA CHIEDE AL PREFETTO DI SCIOGLIERE IL CIVICO CONSESSO
Gazzetta di Caserta, 28 aprile 2010
Giacomo Zacchia chiede al Prefetto di
sciogliere il civico consesso per la mancata approvazione del bilancio da parte
della maggioranza targata Antonio Caparco.
L’ex sindaco annuncia anche le sue
dimissioni per l'impossibilità a svolgere il mandato elettorale. Il tutto é contenuto
in un esposto che l'ex sindaco ha inviato al Prefetto di Caserta.
“Non ci é consentito un sereno e tempestivo intervento né di
visione né di accesso agli atti - sottolinea
l'attuale capogruppo di Uniti per Calvi -
siamo in una evidente emergenza dernocratica, si chiede
chi é in indirizzo, ognu-no per la propria competenza, di ripristinare la
condizione di trasparenza e di imparzialità che ha contraddistinto nel passato l'amministrazione
di Calvi Risorta.
Ancora, in alcuni consiglio comunale sono stati approvati dei
regolamenti senza alcuna partecipazione preventiva della minoranza e senza
nemmeno aver convocato la conferenza dei capigruppo da parte del Presidente del
Consiglio Comunale, e come se ciò non bastasse in alcuni di essi ci siamo
trovati ripresi da telecamere.
In ultimo ma non per ultimo la Prefettura di Caserta ha già provveduto a diffidare l'intero Consiglio Comunale per la
mancata approvazione nei termini di legge della ricognizione dello stato di
attuazione dei programmi e permanere degli equilibri di bilancio per l'anno
2009 il tutto a firma del Viceprefetto dr. Provolo
per la lettera di trasmissione e di Sua Ecc. il Prefetto dr.
Ezio Monaco per la diffida stessa.
Il sottoscritto non riuscendo a tenere
fede al mandato degli elettori come previsto dalle normative in vigore (in
relazione sia al controllo sugli atti deliberati o da deliberare
dall'amministrazione Caparco che per tutto quanto sopra già di Vostra
conoscenza per le precedenti missive poste alla Vostra attenzione si vedrà, suo
malgrado, costretto a rassegnare le proprie dimissioni da consigliere comunale
al fine di non tradire per colpe non proprie un mandato ricevuto dal popolo in
modo democratico che di fatto non riesce a svolgere né in modo democratico né
in modo partecipativo, in un paese quale é Calvi Risorta facente parte della Repubblica
Italiana.
Ancora, chiediamo a sua Eccellenza che avvii la procedura di
scioglimento del consiglio comunale di Calvi Risorta, ai sensi dell'art. 141,
comma 2 del d.lgs. 267/2000 vista la mancata approvazione
nei termini, oramai trascorsi, del bilancio di previsione per l'anno 2010 e per
il triennio 2010-2012 e per tutte le presunte illegittimità sopra richiamate oltre tutte quelle già di Vs. conoscenza”.