IMPORTANTE OPERAZIONE ANTIDROGA, CHIAMATA “SMALL TEMPLE”, CONCLUSA DAL VICEQUESTORE CALENO PRESSO LA QUESTURA DI LUCCA

                                                                                   

Redazione, 27 aprile 2010

 

La Polizia di Lucca ha sgominato una agguerrita banda criminale composta esclusivamente da albanesi, che dopo l’operazione Alba Boys (dal nome della squadra di calcetto che gli arrestati albanesi avevano messo su, partecipando anche ad alcuni tornei), conclusa dalla Squadra Mobile della Questura di Lucca lo scorso autunno, aveva soppiantato i loro connazionali nella importazione e nello spaccio di ingenti quantità di cocaina in provincia di Lucca.

 

Gli investigatori della Sezione criminalità organizzata e straniera della Squadra Mobile avevano da subito intuito che, dopo i 20 arresti della citata operazione, tra gli albanesi si sarebbe scatenata la rincorsa ad occupare la fiorente piazza lucchese, che specie nei fine settimana e soprattutto nel “divertimentificio” della riviera versiliese richiede ingenti quantità di cocaina.

 

I poliziotti, partendo dal “basso” ovvero dagli usuali consumatori, hanno raccolto frammentarie notizie su di una nuova presenza di un boss della droga albanese a Lucca, con una particolare caratteristica: giovane, incensurato e soprattutto senza un braccio. Menomazione che non gli impediva di movimentare cospicue quantità di cocaina e di impartire ordini criptati ai propri sottoposti. Per evitare “l’interessamento” della Polizia, il capo aveva deciso di utilizzare solo galoppini albanesi, organizzando periodiche riunioni notturne al famoso Tempietto del Nottolini, una cisterna dell’ acquedotto in stile neoclassico costruita nella prima metà dell’ ottocento ed ubicata nelle campagne di S. Concordio, fuori Lucca e dunque lontano da occhi indiscreti. Da questa curiosa circostanza i poliziotti, che con speciali visori notturni erano appostati nelle vicinanze, hanno battezzato l’operazione Small Temple. Il capo inoltre non disdegnava di impiegare i suoi sottoposti per minacciare gli acquirenti in ritardo con i pagamenti della cocaina: almeno tre gli episodi riscontrati dalla Polizia.

 

L’indagine è stata rapidissima, durata appena 4 mesi (da dicembre ad aprile), ma estenuante perché ha costretto i poliziotti ad effettuare servizi sia a Firenze che in provincia di Torino.

 

Ha consentito di scoprire anzitutto il filone di approvvigionamento del gruppo lucchese, che si riforniva a Firenze da un pregiudicato albanese, a sua volta importatore dai Balcani di cocaina che smerciava sia sulla piazza fiorentina che come detto al gruppo lucchese, ma anche ad un albanese dimorante a Ciriè (Torino).

 

Nel periodo natalizio, quando in prossimità di capodanno le richieste di cocaina subiscono un’impennata, la Squadra Mobile di Lucca è riuscita ad intercettare un corriere albanese che, dopo essersi rifornito in nord Italia, tornava a Lucca. Si tratta di un 24enne residente a Lucca, tratto in arresto lo scorso 27 dicembre con circa 600 gr. di cocaina e 1.600 euro.

 

Le successive indagini hanno consentito di chiedere ed ottenere altre sette misure restrittive, che sono state eseguite nei giorni scorsi dalla Squadra Mobile della Questura di Lucca, in collaborazione con la Squadra Mobile della Questura di Firenze.

 

Durante la esecuzione dei predetti arresti, i poliziotti delle Squadre Mobili di Lucca e Firenze hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro, presso l’ abitazione del Kola Anton, quasi 3 etti di cocaina e la somma di 8.500 euro. Il bilancio complessivo della operazione è pertanto di:

 

·     Otto arresti di cui 1 in flagranza e 7 su ordinanza del G.I.P.;

·     Il sequestro di quasi 9 etti di stupefacente di ottima qualità, che al dettaglio avrebbero fruttato circa 70.000 euro;

·     Il sequestro di oltre 10.000 euro in contanti ritenuti provento di spaccio.

 

I dettagli dell’operazione saranno illustrati in una conferenza stampa in Questura a Lucca alle h. 11.00 dal dirigente della Squadra Mobile di Lucca V.Q.A. dr. Virgilio Russo di origini calene.