MA L'INGEGNERE BONACCI NON
ERA IL MALE ASSOLUTO? CONCESSA LICENZA EDILIZIA IN POCO TEMPO
DAL CUGINO DI PRIMO GRADO DEL SINDACO CAPARCO
www.calvirisortanews.it, 23 aprile 2010
Salvatore
Minieri
Riecco
l'ingegnere Antonio Bonacci, detto Ninuccio, il tanto
criticato professionista che, fino allo scorso anno, ricopriva la carica di
capo dell'Ufficio Tecnico Comunale a Calvi Risorta (quando il sindaco era il
farmacista Giacomo Zacchia). Il noto ingegnere era finito ai domiciliari tre
anni fa, quando era stato indicato come responsabile della truffa per una gara
d'appalto gonfiata (si trattava della fornitura delle giostrine
per un parco ludico pubblico). Dal quel momento, per Bonacci, era iniziato un
calvario non solo giudiziario, ma soprattutto fatto di demonizzazione
e pubbliche accuse da parte dei membri che oggi fanno parte della maggioranza
capeggiata da Antonio Caparco.
Secondo i candidati della lista Democratici Caleni (uscita vincente dalle urne
della scorsa tornata amministrativa) l'ingegnere
Bonacci era il cardine di un sistema di vasta e radicata corruzione che trovava
il suo sancta sanctorum
proprio nell'ufficio tecnico del Comune di Calvi. Insomma,
una brutta pagina della politica calena che sembrava essersi chiusa con la
vittoria proprio di Caparco alle elezioni comunali dello scorso giugno. Invece no. Da qualche giorno si è
appreso che il progettista dei capannoni in via di realizzazione nella zona
industriale del Demanio di Calvi è proprio quell'ingegnere
che Caparco aveva tanto criticato.
Nessuna responsabilità oggettiva può essere ascritta al sindaco di Calvi, ma
sorge qualche dubbio se si analizzano tre fattori che sembrano sospesi tra
semplicità e stranezza al tempo stesso. La licenza edilizia per costruire i
capannoni è stata concessa in poche tempo
dall'ingegnere Sergio Santillo (capo dell'Utc e
cugino diretto del sindaco Caparco) alla ditta trasporti Spinosa sita nel
territorio di Calvi Risorta, che ha fatto presentare le sue richieste per
l'avvio dei lavori proprio da Antonio Bonacci.
A Bonacci (tanto criticato proprio dal sindaco Caparco) le concessioni sono
state approvate nel giro di poco tempo, mentre altri ingegneri che hanno
richiesto l'autorizzazione a costruire moduli residenziali privati, sono in attesa da ben otto mesi, più o meno da quando si è
insediata la nuova Amministrazione calena. Bonacci, che era
stato bandito formalmente, politicamente e dal punto di vista giudiziario dagli
uffici comunali, oggi si vede approvare proprio dal nipote del sindaco (suo
acerrimo nemico) un progetto in solo poco tempo, mentre altri ingegneri
attendono da mesi. Era uscito dalla scena comunale accompagnato da
manifesti al vetriolo e critiche che definire pesantissime è
solo un eufemismo: oggi Ninuccio Bonacci, invece, rientra al Comune di Calvi con
gli onori di un'approvazione lampo per i capannoni industriali della Spinosa
che si trova nel territorio caleno.
Due le ipotesi: o l'ingegnere Santillo non subisce
l'influenza politica dello zio sindaco, o il primo cittadino Caparco, folgorato
dai capannoni tra Sparanise e Calvi, ha cambiato idea sull'ingegnere Bonacci e
crede fermamente che, quello che una volta considerava la metastasi degli
uffici comunali, oggi sia degno di ricevere l'autorizzazione a costruire in
soli poche settimane. E gli ingegneri che hanno fatto
richiesta da mesi? Quelli devono costruire inutili abitazioni private, mica
capannoni essenziali per il rilancio strutturale di Calvi.