FARFUGLIONE E LA SUA MASNADA...

 

www.silvermele.it, 21 aprile 2010

 

Silver Mele

 

E FACCIAMOCI DUE RISATE…OVVIAMENTE SENZA RANCORE!

 

Cari amici, scusate il ritardo della risposta, fortemente voluto per il gran piacere provato in questi giorni nel leggere anacronistiche storielle,  terrorizzanti minacce di improbabili vendette politico-giornalistiche, tremebondi proclami di chi, credendo di essere leader di una sterminata e condizionante ala politica, si è ritrovato di punto in bianco “trombato”, sull’uscio della casa comunale, ridotto al miserrimo compito di fotocopiare delibere (artatamente e maldestramente interpretate) da inoltrare a scribacchine uterine che di tempo da perdere, fortuna loro, ne hanno da vendere. Mi tocca, pensate un po’, ringraziare questi goffi franchi tiratori per avermi garantito ulteriori consensi e, sebbene mi sia adoperato da subito nel rassicurare che non ve ne fosse bisogno, solidarietà per gli attacchi scriteriati subiti.

 

D’altronde la vita insegna che improvvisare è rischioso specie quando a farlo sono persone per natura impopolari. Vediamo un po’ e cerchiamo di metter ordine. Nel giro di poche ore i nostri antieroi hanno provato, senza alcun successo, a veicolare i seguenti messaggi: il sindaco Caparco intrattabile mangia assessori, irrispettoso e incurante dei diritti dei lavoratori, dedito ai complotti a vantaggio esclusivamente dei propri interessi e dei pochi a lui fedeli. Quindi la questione archeologica e la Vispa Teresa rispedita a Pignataro senza l’ufficio stampa che gli era stato promesso dal cugino Farfuglione, la rassegna NOTTI AL CASTELLO rielaborata senza la Vispa Teresa in nome di Silver Mele (lo stesso che non ha tradito il sindaco perché il cognato ha avuto il lavoro e perché a breve gli toccherà l’assessorato allo sport che fu di Nicola Cipro) e Gianleno De Vita che di certo si arricchiranno fino a poter smettere il primo di fare il giornalista, di partire il secondo alla volta di qualche isola del Pacifico acquistata con gli introiti milionari dell’evento. In attesa, speriamo ovviamente noi interessati, che il progetto venga finanziato. Infine gli avvistamenti dell’ingegner Antonio Bonacci in Piazza Seminario, la stessa dove stabilmente dimora il costruttore ebreo tanto caro a Farfuglione. Ah, a proposito di Silver Mele: perché va così tanto in bicicletta? Perché, nel limitato tempo libero non si ferma ad ingrossare trippa e guance davanti al bar, a 150 o forse 200 chilometri di curve dalla vita? Ennesimo dilemma…Sarà di certo colpa del sindaco Caparco!

 

Mi piacerebbe e tanto rispondere ogni volta con una favoletta, in modo da sollecitare la fantasia e ridere di gusto di questi assurdi personaggi della quotidianità calena. L’incipit in realtà sarebbe già pronto:

 

“Quei rosso di pel Farfuglione è detto, che per meglio falsar falsò se stesso quando in DOTTOR CAMBIALE mutò ser Giovannetto”. Potremmo farla incominciare così la vera storia della masnada dei franchi tiratori, così malmessa da far ringalluzzire la più nobile e nota ARMATA BRANCALEONE. Useremmo un volgo facilmente accessibile per svelare le trame ordite e puntualmente stroncate della novella BANDA BASSOTTI. La maschera pelosa e rossa è proprio quella di DOTTOR CAMBIALE, votato, e neanche tanto, per aver promesso innumerevoli favori e onori a scribacchine assai uterine, costruttori ebrei ed indicibili papponi. Della sua voce non v’è traccia, del suo incedere maldestro solo l’ombra: Natura con un pugno lo sgobbò. Canta, disse irato alla Vispa Teresa ed ella cantò!

 

Stonata…La cugina di Pignataro interpreta a piacimento le fotocopie delle delibere che DOTTOR CAMBIALE partorisce e distribuisce, con sommo rispetto delle regole ed irreprensibile spirito istituzionale. Ma il tempo passa, la Vispa Teresa è derisa e immobilizzata dal suo stesso giornale ed il rosso Farfuglione soffre il pressing del costruttore ebreo che vuole tutto per se, licenze, incarichi, lavori, soldi…D’altronde l’ebreo ha votato ed è giusto che raccolga! Le cose si mettono davvero male, Caparco non ha sbagliato nulla, è sostenuto da tutta la squadra: che rabbia guardarli mentre lavorano e si divertono, stanno insieme e pensano a come far bella Calvi! E allora? Cosa fare? Farfuglione ricorre alla vecchia, amata tattica: il bastian contrario. Quello lo sa fare o almeno ne è convinto. In questo modo potrà rispondere alla Vispa Teresa, al costruttore ebreo, ai papponi che lui proprio non ha colpe, che Caparco è il solito despota, quelli che gli stanno accanto stupidi portaborse interessati, che il rinnovamento, quello vero, avrà inizio tra cinque anni quando le bandiere rosse sventoleranno per portarne in trionfo il baffo!

 

Continuerei davvero per una vita, amici, perché mentre scrivo mi diverto, consapevole di rendere al meglio la realtà di cose e persone alla stessa maniera in cui lo si faceva in estate con la malanima di GIAMOCO, immortalato nei servizi video. E invece no, mi fermo qui, dopo aver puntualizzato che non ci saranno soldi né per me né tanto meno per il giovane e valido De Vita nel progetto NOTTI AL CASTELLO (non prevede infatti compensi per il direttore artistico): sono e sarò contento di mettere ancora una volta la mia professionalità ed i miei contatti al servizio della comunità così come deciso di concerto con il sindaco e con i colleghi di maggioranza, alla luce di un rapporto di grande trasparenza intrapreso più di un anno fa con la gente che ha sostenuto la nostra lista. Per motivi facilmente intuibili dalla favola (mai così reale!) siamo stati costretti a neutralizzare una delle “trastole” di Farfuglione: non a caso, al secondo diniego dopo quello del mancato ufficio stampa la Vispa Teresa si è scatenata con articoli denigratori sul giornale e su un sito internet locale.

Ah, vi do un’anticipazione: a breve anche il Premio Cales sarà istituzionalizzato in Consiglio Comunale e dotato di un proprio regolamento. Indovinate un po’ chi sarà il direttore artistico?

 

Silver Mele, ovviamente per servirvi…