LSU, LICENZIAMENTO MARTINO: VIA LIBERA ALLA BATTAGLIA LEGALE
Gazzetta di Caserta, 16 aprile 2010
Salvatore Minieri
Lavorare onestamente
e in maniera scrupolosa per la bellezza di 14 lunghi anni, per poi vedersi
mandare sul lastrico solo perché ci si é schierati con una parte
politica non gradita al datore di lavoro. Se fosse capitato in ambito privato, ci
sarebbe stato poco da dire per oggettive ragioni, ma se si pensa
che il tutto é avvenuto nelle stanze di un Municipio c'é da prendere in seria
considerazione la storia di Giangiacomo Martino, Lsu dell'Ente locale, finito senza lavoro per un provvedimento
siglato dal capo dell'Utc, l'ingegnere Sergio
Santillo che é il nipote del sindaco Antonio Caparco, proprio quel sindaco che il
lavoratore epurato non ha votato alla tornata elettorale per le amministrative
del 2009.
La storia del signor
Martino, ha connotati
agghiaccianti, di quelli che gli hanno fatto contrarre
una seria patologia nervosa causata, secondo i certificati medici del fior
fiore professionale clinico, dalle continue pressioni sul posto di lavoro.
"Cessazione del rapporto con l'Amministrazione,
questo si legge nel documento che é stato notificato ieri al signor Martino -
ha spiegato nei particolari Delia Orsillo,
il legale del lavoratore scaricato dal Comune - per ragioni professionali, ho
studiato tutto l’iter lavorativo del mio assistito e, dal 1996 (anno
dell'inizio delle attivitá lavorative di Martino) non
ha mai fatto assenze, non ha mai sbagliato un passo nel suo lavoro: da circa 14
anni, il Martino é stato elogiato dalle amministrazioni che si sono succedute a
Calvi Risorta. Poi, con, l'elezione del sindaco in carica, ho assistito a una grottesca trasformazione del profilo umano e
professionale del mio assistito: da persona seria e corretta a mister Hyde rude e indolente. Capirete, é una cosa che non sta in piedi".
Solo qualche mese fa, Martino, tramite il suo legale, si é visto costretto a
depositare una denuncia per mobbing nei confronti dei
vertici degli uffici comunali di Calvi Risorta. Pare proprio che al
lavoratore del Comune sia costata cara la sua nitida e sincera simpatia per
l'ex sindaco Giacomo Zacchia.
"In effetti, pare che la Costituzione
non venga presa in considerazione a Calvi - ha continuato Delia Orsillo - ci sono articoli che parlano chiaramente di libertá di associazione politica, di pensiero e di
espressione: perché il mio assistito é stato licenziato? Dove
sono gli atti che dimostrano una condotta negativa di Martino? Perché questo licenziamento arriva a soli 10 mesi dall'insediamento
della nuova Amministrazione?".
Solo qualche settimana fa, per difendere
la posizione di Giangiacomo Martino, l'assessore Nicola
Cipro era stato defenestrato dal sindaco Caparco.
Poche ore dopo, lo stesso primo cittadino, aveva affermato che mai avrebbe licenziato
un lavoratore caleno. Ecco i risultati, tutti riconducibili al ritiro della
delega di Cipro.
Se questo non é un
atto di chiara impronta politica, ci manca davvero poco. Intanto, da ieri, Giangiacomo Martino é senza lavoro. Sono queste le
politiche di solidarietá sociale promesse dal sindaco
di Calvi Risorta?