L'UNICA COSA FATTA DA CAPARCO IN DIECI MESI: FAR PERDERE IL POSTO A UN ONESTO LAVORATORE CALENO

 

Calvirisortanews, 15 aprile 2010

 

Salvatore Minieri

 

Lavorare onestamente e in maniera scrupolosa per la bellezza di 14 lunghi anni, per poi vedersi mandare sul lastrico solo perché ci si è schierati con una parte politica non gradita al datore di lavoro. Se fosse capitato in ambito privato, ci sarebbe stato poco da dire per oggettive ragioni, ma se si pensa che il tutto è avvenuto nelle stanze di un Municipio c'è da prendere in seria considerazione la storia di Giangiacomo Martino, Lsu dell'Ente locale, finito senza lavoro per un provvedimento siglato dal capo dell'Utc, l'ingegnere Sergio Santillo.


Gli ingredienti ci sono tutti, sembrerebbe la più classica storia dal sapore nostalgico delle epurazioni all'olio di ricino. Invece, la storia del signor Martino, ha connotati agghiaccianti, di quelli che gli hanno fatto contrarre una seria patologia nervosa causata, secondo i certificati medici del fior fiore professionale clinico, dalle continue pressioni sul posto di lavoro.

 

"Cessato rapporto con l'Amministrazione, questo si legge nel documento che è stato notificato questa mattina al signor Martino - ha spiegato nei particolari Delia Orsillo, il legale del lavoratore scaricato dal Comune - per ragioni professionali, ho studiato tutto l'iter lavorativo del mio assistito e, dal 1996 (anno dell'inizio delle attività lavorative di Martino) non ha mai fatto assenze, non ha mai sbagliato un passo nel suo lavoro: da circa 14 anni, il Martino è stato elogiato dalle amministrazioni che si sono succedute a Calvi Risorta. Poi, con l'elezione del sindaco in carica, ho assistito a una grottesca trasformazione del profilo umano e professionale del mio assistito: da persona seria e corretta a mister Hyde rude e indolente. Capirete, è una cosa che non sta in piedi".

 

Solo qualche mese fa, Martino, tramite il suo legale, si è visto costretto a depositare una denuncia per mobbing nei confronti dei vertici degli uffici comunali di Calvi Risorta. Pare proprio che al lavoratore del Comune sia costata cara la sua nitida e sincera simpatia per l'ex sindaco Giacomo Zacchia.

 

"In effetti, pare che la Costituzione non venga presa in considerazione a Calvi - ha continuato Delia Orsillo - ci sono articoli che parlano chiaramente di libertà di associazione politica, di pensiero e di espressione: perché il mio assistito è stato licenziato? Dove sono gli atti che dimostrano una condotta negativa di Martino? Perché questo licenziamento arriva a soli 10 mesi dall'insediamento della nuova Amministrazione?".

 

Il legale pone domande e, per ragioni cristalline, evita di commentare il risvolto squisitamente politico.


Solo qualche settimana fa, per difendere la posizione di Giangiacomo Martino, l'assessore Nicola Cipro era stato defenestrato dal sindaco Caparco. Poche ore dopo, lo stesso primo cittadino, aveva affermato che mai avrebbe licenziato un lavoratore caleno. Ecco i risultati, tutti riconducibili al ritiro della delega di Cipro. Se questo non è un atto di chiara impronta politica, ci manca davvero poco. Intanto, da oggi, Giangiacomo Martino è senza lavoro. Sono queste le politiche di solidarietà sociale promesse dal sindaco di Calvi Risorta?