La inutile corsa dei tanti portaborraccia
Rinascita calena, 10 aprile 2010
A. Scannabue
E’ finita nel modo largamente previsto l’elezione
provinciale appena conclusa, fatta di ripicche, piccole vendette, furbizie,
ritorsioni, assicurazioni date e non mantenute, promesse inossidabili subito
dimenticate.
Ciò, naturalmente, è avvenuto solo nella nostra cittadina,
che presentava ben 5 candidati, ma anche Sparanise, Riardo,
Pietramelara e addirittura Roccaromana
con un nugolo di candidati.
Tutti inutili, naturalmente.
Tutti quanti oltretutto felici, a quanto pare, di portare
acqua al mulino di altri marpioni che la politica la
sanno comunque fare davvero.
Sarebbe ora di finirla, o no?
Leggevo su un blog dell’agro
caleno:” E ora … tutti a studiare politica!” Concordo
perfettamente. Ma è importante anche riuscire a formare classi valide che in
futuro possano dare garanzie di riuscita.
Dei cinque nostri candidati partecipanti, rimandati a
settembre, dopo questo scrutinio, se ne salvano forse due: Tina e Antonello.
Hanno entrambi forza, gioventù e carisma per
riproporsi con successo se solo riusciranno a capire che da soli non si va da
nessuna parte.
Caparco, grande deluso dalla competizione, del suo
mediocre risultato può solo dare la colpa a se stesso e alla sua cronica
incapacità politica (è rimasta famosa l’affermazione di Lorenzo Montecuollo nei suoi riguardi: “Anto’,
sei talmente inaffidabile che io non ti metterei in mano nemmeno un
trattore!”). Come al solito invece di fare autocritica
se l’è presa con i suoi collaboratori e nientemeno col più positivo e fattivo
dei suoi, quel Nicola Cipro che in poco tempo è riuscito a conquistare la
fiducia e la simpatia di tutti i cittadini.
Il lupo perde il pelo … dicevamo
in un nostro precedente articolo. E Caparco non fa
eccezione. Purtroppo per lui non ha nel DNA nessuna cellula che lo aiuti a
cambiare, ad evolversi, a crescere e a valutare le situazioni che cambiano. I
pugni sul tavolo non bastano più, evidentemente, ma lui pensa che nulla sia
cambiato da vent’anni a questa parte.
Anche la faccia tosta è rimasta
la stessa se arriva a dichiarare: “Non è purtroppo
mistero che da un po’ di tempo il comportamento di Cipro e C. fosse diventato
davvero insopportabile. Sospettosi, insofferenti, dediti al complotto anche
nelle sedi istituzionali e con sommo disagio degli impiegati comunali, parte
estranea al gruppo di maggioranza.”
Avete capito amici lettori? “Sospettosi, insofferenti,
dediti al complotto.”
Al punto di mettere in discussione
le azioni del nostro amatissimo tiranno.
Dovreste vergognarvi, Nicola Cipro & C. ! ! !
Adesso qualcuno penserà, e farà bene, che potete veramente e giustamente rappresentare il nuovo al
quale aggregarsi per la formazione di un nuovo gruppo che traghetti il nostro
povero paese in terre politiche di più alto lignaggio.