CONTI DELL’ENTE: LA RELAZIONE PREVISIONALE ARRIVA IN AULA

 

Gazzetta di Caserta, 06 aprile 2010

 

Si attende il varo del Bilancio di previsione per la messa in pratica degli strumenti previsti dall'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Antonio Caparco, a sostegno delle fasce piú deboli.

 

Si tratta di diversi misure, tra cui anche il banco alimentare e anche dell'estensione di alcuni contributi assistenziali in maniera piú ampia rispetto alla situazione attuale.

 

Un consiglio comunale per il Bilancio che si preannuncia fondamentale per queste tematiche di particolare interesse comune.

 

La crisi economica che negli ultimi anni sta attanagliando il nostro paese, e che nel mezzogiorno fa sentire i propri effetti con maggiore drammaticitá, incrementando il giá allarmante dato della disoccupazione ed il diffuso stato di povertá tra le fasce piú deboli della popolazione, richiede iniziative politiche mirate: e proprio in questa direzione si é mossa l'amministrazione guidata dal sindaco Antonio Caparco, da sempre sensibile alle problematiche sociali, con l'adozione della delibera di giunta comunale n. 20 del 25/02/2010.

 

É stata infatti deliberata l'adesione al "Banco delle Opere di Caritá", una associazione senza scopo di lucro attiva, sin dal 1993, nel campo della Raccolta Alimentare: l'iniziativa mira a raccogliere le eccedenze alimentari della grande distribuzione - nel rispetto delle vigenti normative igienico-sanitarie e della data di scadenza - per ridistribuirle ai propri assistiti in via continuativa, evitando cosí gli "sprechi" della filiera agro-alimentare, che diventano "ricchezza" per gli enti assistenziali e le persone bisognose assistite.

 

L’iniziativa dell'amministrazione, oltre che politicamente lodevole, é anche indice di lungimiranza e corretto utilizzo delle scarse risorse di bilancio a disposizione, giacché con una spesa pari a quella normalmente utilizzata per l'erogazione dei contributi una tantum nel periodo natalizio, il comune riuscirá a distribuire mensilmente pacchi alimentari con un valore di mercato di gran lunga superiore, in alcun casi anche di 30/40 volte, rispetto ai soliti 50,00 € erogati alle famiglie indigenti.