BILANCIO 2010: I MENO
FELICI ATTENDONO L’APPROVAZIONE
Gazzetta di Caserta, 30 marzo 2010
Si attende il varo del Bilancio di previsione per la messa in pratica degli
strumenti previsti dall'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Antonio
Caparco, a sostegno delle fasce più deboli.
Si tratta di diversi misure, tra cui anche il
banco alimentare e anche dell'estensione di alcuni contributi assistenziali in
maniera più ampia rispetto alla situazione attuale.
Un consiglio comunale per il Bilancio che si preannuncia
fondamentale per queste tematiche di particolare interesse comune.
La crisi economica che negli ultimi anni sta attanagliando il nostro paese,
e che nel mezzogiorno fa sentire i propri effetti con maggiore drammaticità,
incrementando il già allarmante dato della disoccupazione
ed il diffuso stato di povertà tra le fasce più deboli della popolazione,
richiede iniziative politiche mirate: e proprio in questa direzione si é mossa
l'amministrazione guidata dal sindaco Antonio Caparco, da sempre sensibile alle
problematiche sociali, con l'adozione della delibera di giunta comunale n.20 del 25/02/2010.
É stata infatti deliberata l'adesione al "Banco
delle Opere di Carità", una associazione senza scopo di lucro attiva, sin
dal 1993, nel campo della Raccolta Alimentare: l'iniziativa mira a raccogliere
le eccedenze alimentari della grande distribuzione - nel rispetto delle vigenti
normative igienico-sanitarie e della data di scadenza
- per ridistribuirle ai propri assistiti in via continuativa, evitando così gli
"sprechi" della filiera agro-alimentare, che diventano "ricchezza"
per gli enti assistenziali e le persone bisognose assistite.
L’iniziativa dell'amministrazione, oltre che politicamente lodevole, é
anche indice di lungimiranza e corretto utilizzo delle scarse risorse di bilancio
a disposizione, giacché con una spesa pari a quella normalmente utilizzata per l'erogazione
dei contributi una tantum nel periodo natalizio, il comune riuscirà a distribuire
mensilmente pacchi alimentari con un valore di mercato di
gran lunga superiore, in alcun casi anche di 30/40 volte, rispetto ai
soliti 50,00 € erogati alle famiglie indigenti.