GLI ASPARAGI SELVATICI
DI MONTAGNA: E’ INIZIATA LA RACCOLTA
www.CalviRisorta.com,
25 marzo 2010
Peppino
De Lucia
L'asparago, originario dell'Asia, era
già noto ed apprezzato, anche se soltanto come pianta spontanea, al tempo degli
antichi Egizi, che ne introdussero e diffusero la coltivazione nell'intero bacino del Mediterraneo.
L'Asparago di Montagna (asparagus tenuifolius) nasce spontaneo ed ha proprietà
diuretiche. Si raccoglie dalla fine di Marzo a tutto Maggio e le nostre montagne
ne sono ricche.
La
parte commestibile della pianta è il "turione",
ossia il germoglio carnoso rivestito di squame, che costituiscono le vere
foglie, mentre quelle che sembrano foglie sono i "cladofilli", cioè rami modificati che assumono la configurazione di
foglie.
I
turioni hanno un gradevole
sapore dolciastro e se lasciati al loro naturale sviluppo danno luogo a fusti
eretti, rigidi e verdi; infatti il termine
"asparago" deriva dal greco SPARGAO, che significa appunto "essere turgido".
Gli
asparagi sono ricchi di vitamine dei gruppi A, B, C, sono quindi importanti, per
esempio, per la vista, per il buon funzionamento dell'apparato digerente, per
il sistema nervoso; inoltre contengono asparagina,
una sostanza ad azione diuretica.
Ogni
anno sul finire dell'inverno e nei primi giorni della primavera spuntano i
nuovi turioni sottili e teneri, di sapore amarognolo, ma gustosissimo, che vengono raccolti tagliandoli con un coltello senza
danneggiare la pianta madre e consumati allo stesso modo degli asparagi coltivati,
risultando rispetto a questi molto più saporiti. Infatti,
già da una ventina di giorni, è iniziata la raccolta, in montagna e anche in
pianura, per la preparazione della tradizionale
frittata con gli asparagi che il popolo caleno ha la consuetudine di mangiare
nelle festività pasquali.
Ricetta della
frittata pasquale di asparagi selvatici
Lavate bene gli asparagi selvatici
lasciandoli a bagno per qualche minuto, in modo che non vi siano più tracce di
terra, quindi rompeteli con le mani, partendo dalla loro punta, a tronchetti di
un paio di centimetri.
Quando sentite che
non si rompono più, significa che la parte rimanente è da scartare. Conservate questi
tronchetti di asparagi e fateli saltare in un po' di
olio per circa 3 minuti. Molti aggiungono dei cubetti di formaggio, la
nepitella detta anche mentuccia, salsiccia e altro.
Versateli poi nella ciotola dove avete
sbattuto le uova con un po' di sale e, dopo avere mescolato bene, versate il
tutto in una padella antiaderente unta con un po' di olio.
Mescolate subito con un cucchiaio di legno e
appena la frittata incomincia a rapprendersi, scuotete la padella per staccare
bene la parte sotto la frittata. Se non dovesse
staccarsi, aiutatevi con una spatola dalla lama lunga.
Per girarla fatela scivolare su un piatto,
capovolgetela nella padella e finite di cuocere dall'altra parte. Il tutto
sempre a fuoco vivace. Questa frittata è ottima mangiata sia fredda che calda.
Come faranno alcune signore calene a fare la tradizionale
frittata di asparagi per Pasqua con
oltre 100 uova?