Antica Cales
Rinascita calena, 20 marzo 2010
Ancora una volta occorre sottolineare
come il patrimonio storico e culturale sia stato trascurato dalla politica
oltre ogni decenza. Le tante risorse sono state spesso trascurate e poco
accompagnate da una politica di sinergia e collaborazione.
Antonello Bonacci, capo gruppo in Consiglio
comunale e candidato alle prossime elezioni provinciali interviene
così sul delicato tema del rilancio culturale ed economico. Si guardi
l’esempio dell’Antica Cales: durante le recenti elezioni
amministrative si era posto l’accento sul recupero
dell’area archeologica, portando “fior di politici” nel sito e sfoderando
promesse di ogni genere. Bene, dopo il primo anno di nuova amministrazione, con
grande dispiacere, ma senza troppa sorpresa, tocca
constatare che nulla si è fatto.
Il perché? E’ fin troppo facile: non servono
passerelle propagandistiche o nomi altisonanti. Per valorizzare e “sfruttare”
il nostro patrimonio storico serve una seria programmazione di livello provinciale
e regionale. Azioni isolate, oltre che poco credibili, sarebbe un misero
fallimento, quel che serve è la programmazione, attraverso la
definizioni di obiettivi concreti, con precise tappe, prima per il
recupero e poi per la definizione di un adeguato itinerario turistico e
culturale che coinvolga il Medio e Alto casertano,
all’interno del quale il sito archeologico dell’Antica Cales e i borghi medioevali del Monte
Maggiore rappresentano una risorsa di tutto rispetto.
Se ci aspettiamo che qualcuno venga sul nostro territorio
e si impegni a fare tutto questo, credo che le nostre
speranze saranno clamorosamente infrante. Al contrario, grazie ad un impegno
politico consapevole, fondato sulle giuste sinergie con le amministrazioni e le
associazioni di categoria, possiamo ottenere risultati di tutto rispetto. La
classe dirigente sovra comunale finora in auge ha fatto poco o nulla. Se alcune
amministrazioni, come quella calena, non hanno fatto assolutamente nulla, è
invece vero che alcuni Comuni, vedi Riardo o Pietramelara, hanno posto in
essere attività di recupero, le quali meriterebbero maggiore attenzione a
livello politico da parte di Provincia e Regione.
Uno degli obiettivi primari del nostro programma
per la Provincia è la realizzazione di un itinerario culturale dell’Agro Caleno
- Monte Maggiore che possa far arrivare risorse sul territorio utili a favorire
la vocazione turistica dell’area e ad innescare dinamiche imprenditoriali
dirette e di indotto, più che mai necessarie a creare opportunità di lavoro. Se
non siamo in grado di sfruttare le nostre risorse, siamo senza
dubbio perdenti. Il mio impegno è quello di farmi portavoce in Consiglio
Provinciale e rappresentare con risultati concreti le nostre esigenze e i
nostri progetti.