Presentazione della candidatura di Antonello
Bonacci a consigliere provinciale
Rinascita calena, 07 marzo 2010
In
un locale gremito di amici e di simpatizzanti, la
compagine che fa capo ad Antonello Bonacci ha allestito la presentazione
ufficiale della sua candidatura a consigliere provinciale.
Oltre
agli amici di sempre, a quelli di Rinascita Calena, compagni di tante battaglie
civiche e elettorali, hanno presenziato all’evento i
dirigenti locali e regionali del P.S.E. Sinistra Ecologia e Libertà, il partito
che ha raccolto l’eredità, tra l’altro, dei Verdi,
compagine nella quale Antonello Bonacci aveva già ottenuto un brillante
risultato nelle scorse elezioni provinciali.
In
coerenza, quindi, con il suo percorso politico e in piena armonia con il gruppo
di Rinascita, Antonello Bonacci si presenta nuovamente al giudizio degli
elettori con ferma convinzione e idee forti, che ha spiegato ai presenti nel
suo intervento.
Prima
di lui, però, hanno presentato il progetto del P.S.E.
Sinistra Ecologia e Libertà i
dirigenti e gli esponenti locali intervenuti per questo evento.
Erano infatti presenti Antonio
De Pandis, responsabile provinciale organizzativo
e componente del comitato provinciale, Angelo
Mancini, assessore del comune di Riardo e segretario della sezione del
partito, Umberto Ferrone,
Assessore del Comune di Sparanise, Gino
Bocchino, segretario del partito di Roccaromana, Carmen Cipollone,
proveniente da Vairano, candidata al consiglio regionale e l’onorevole Gennaro Oliviero, consigliere regionale e presidente
del gruppo regionale.
Nei
loro interventi, hanno sottolineato che la scelta di
candidare Bonacci è stata condivisa da tutto il partito e dettata semplicemente
dalla volontà di puntare su un candidato forte, capace di raggiungere l’obiettivo
dell’elezione in consiglio provinciale, dando finalmente al nostro collegio un
rappresentante.
Quindi non si tratta della solita
candidatura pensata per prendere quanti più voti possibili, senza avere la
speranza di elezione, per poi spendere il proprio
pacchetto nelle stanze del potere provinciale e regionale, per quanto misero
possa essere.
Difatti,
come ripreso successivamente da Antonello, questa
candidatura non è affatto né improvvisata né auto celebrativa.
Essa
nasce da una profonda riflessione, in primis con il gruppo di Rinascita e poi
con i dirigenti del partito Sinistra
Ecologia e Libertà.
La
volontà che infatti sostiene Antonello e il suo gruppo
è quella di proporre un modo nuovo di affrontare i temi politici, indicando una
strada di condivisione delle scelte, di programmazione, di coerenza con valori
e idee, di semplicità nella comunicazione, di risoluzione dei problemi non solo
nell’immediato ma soprattutto nel medio-lungo
termine.
Non solo i fatti, sterili e inutili nella loro sporadicità
e improvvisazione, ma le idee, i progetti e i valori che generino i fatti.
Potrebbe essere questo un tentativo di sintesi in slogan delle linee guida del
programma di Antonello Bonacci.
La
strada insomma intrapresa qui a Calvi Risorta dal
gruppo di Rinascita, con una visione questa volta ampia e rivolta a tutto il
territorio del nostro collegio.
Questo,
in sintesi, l’intervento del candidato, che non è entrato nel dettaglio del
programma, lasciando la presentazione dello stesso alle successive uscite
pubbliche.
Da sottolineare che Antonello non si è neanche sottratto ad
affondi e stoccate ben precise ai suoi avversari politici.
Parlando
dei motivi della sua candidatura, ha constatato come
alcuni candidati caleni siano mossi da altri
interessi, perché, consapevoli di non poter ottenere un’elezione, impedirebbero
con la loro discesa in campo l’elezione di altri soggetti.
Oppure
di altri che rispondono più a logiche partitocratiche
che di reale servizio alla cittadinanza, per cui anche
se prendono 40 voti, realizzano un pacchetto di “potere” da spenderei in altri
contesti.
Questa
logica ha penalizzato per molti anni il nostro collegio e la nostra cittadina,
privandoci della giusta e necessaria rappresentanza nei posti che contano.
Anche su Caparco
non è stato giustamente molto tenero.
Il
protagonismo a tutti costi evidentemente lo divora, perché non è stato capace
di farsi da parte neanche in questa occasione; pur
sapendo che la sua elezione sarà molto improbabile, ha comunque voluto mettere
il suo nefasto sigillo su queste elezioni, per non lasciare evidentemente campo
libero ad alcuno, neanche della sua stessa maggioranza.
Evidentemente
ha tanto tempo libero per occuparsi (male) di un comune in gravi difficoltà e
per poter poi fare il consigliere provinciale (che ha già fatto, tra l’altro, con zero risultati).
La candidatura di Antonello
Bonacci nasce allora lontano da queste logiche, personalistiche e di
potere, ma si pone nell’ottica di servizio alla cittadinanza, con competenza e
dedizione.
Le
idee ci sono, e anche le gambe e le braccia che possano
portarle avanti.
L’augurio
è che possa realizzarsi quello che abbiamo avvertito
in questa occasione, una speranza concreta e reale di poter avere un
rappresentante in consiglio provinciale giovane, motivato e competente, ma
sopratutto onesto e pulito come ha sempre dimostrato di essere.