IZZO: I CITTADINI SONO STANCHI DELLE PROMESSE

 

Intervista all'avvocato Assunta Izzo candidata dell'IdV nel Collegio 34:

 

Quali sono avv. IZZO le motivazioni che l'hanno spinta a candidarsi?

 

Mi candido perché la politica, così come da me intesa, é il massimo impegno e servizio di una persona in favore della collettività. Perché credo che la politica non sia un mestiere ma un impegno che esige dedizione, rigore e serietà. Mi tengo a debita distanza dai facili e roboanti proclami elettorali, non rientrano nel mio modo di intendere l'impegno politico. Candidarsi significa porre al centro della discussione non se stessi, non il candidato, ma i reali problemi della gente cercando, attraverso l'apporto delle proprie idee, della propria esperienza, le possibili soluzioni. E' necessario rimboccarsi le maniche e fare tutto ciò che é possibile per gli altri; é questo il senso di una candidatura, mettere la propria persona al servizio della gente. Una politica attenta solo al proprio "io" rischia di frenare irreparabilmente lo sviluppo ed il rilancio del territorio.

 

Quali sono, a suo modo di vedere, i provvedimenti urgenti e necessari, le priorità, di cui il territorio e la sua cittadinanza hanno bisogno?

 

E' innegabile che il nodo centrale della discussione é il problema della disoccupazione che coinvolge, ormai, tutti gli strati sociali, da quello giovanile a chi dopo decenni si trova espulso dal mondo del lavoro. Le aziende chiudono, i padri di famiglia si ritrovano senza lavoro, i giovani sono costretti ad emigrare; é questa la situazione che ci ritroviamo dinanzi agli occhi. La disoccupazione oltre ad offendere la dignità e le intelligenze crea, soprattutto tra i giovani, dei pericolosi fenomeni di emarginazione sociale. Io non sono qui per- offrire "facili ricette" ma per apportare il mio contributo. Credo che attraverso quella che io definisco "filiera della politica solidale" sia possibile creare un legame indissolubile tra l'Europa e i governi periferici, per la realizzazione di quelle che sono le priorità indiscusse del nostro territorio: occupazione, solidarietà; legalità, tre elementi che potrebbero suonare come i classici "luoghi comuni", come le solite frasi fatte, ma che dal mio punto di vista, sono determinanti per riprendere un territorio ormai minacciato da chi illude con facili e false promesse, o da chi, e solo in campagna elettorale, "vende" posti di lavoro, posti che non esistono, ma che solo con il contributo di tutta la popolazione é possibile creare con impegno costante, lavorando con coerenza e determinazione, senza mettere in prima luce gli interessi personali, ma soprattutto lavorando per il bene della collettività.

 

Quali sono i suoi auspici per questa campagna elettorale?

 

Spero in una campagna elettorale serena in cui prevalgano i contenuti rispetto ai proclami. Io ho impostato la mia campagna in questo modo e avverto, nel quotidiano contatto con i cittadini, come vi sia un forte desiderio di contenuti sostanziali e non delle solite promesse che si fanno in campagna elettorale. La gente non é più disposta ad aspettare per vedere risolti i problemi che attanagliano il nostro territorio. La politica deve dare finalmente prova di vicinanza al territorio e può farlo solo confrontandosi quotidianamente con i cittadini e ascoltando le loro reali esigenze. Io lo sto facendo giorno dopo giorno e dalla vicinanza e dal sostegno della gente traggo la forza e l'energia per continuare in questa campagna elettorale.