Sfida a sette per Corso Trieste

 

Il Mattino, 01 marzo 2010

 

Sette i candidati alla presidenza della Provincia che torna al voto dopo le elezioni del 2005 conclusesi con la vittoria del centrosinistra cui è seguita, un anno fa, una fase di amministrazione prefettizia dovuta alle dimissioni del presidente Sandro De Franciscis.

 

Le maggiori coalizioni schierano il deputato centrista Domenico Zinzi (sostenuto dall’asse Udc-Pdl cui si sono aggregate altre 11 liste fra cui Mpa, Nuovo Psi, NoiSud, La Destra) e il consigliere regionale uscente Giuseppe Stellato (Pd, Idv, Verdi, Api, Sinistra e libertà e due civiche). Gli altri candidati sono Antonio Dell’Aquila (Federazione della sinistra), Giuseppe Cirillo (Impotenti esistenziali), Giuseppe Vozza (Speranza provinciale), Pasquale Merola (Movimento delle libertà), Salvatore Cervo (Stop Camorra).

 

Complessivamente sono 25 le liste presentate ieri in tribunale per un totale di 900 candidati nei 36 collegi provinciali. I nodi politici: il centrodestra, dopo una lunga ed estenuante trattativa fra Pdl e Udc che chiedevano entrambe di indicare il candidato alla guida dell’amministrazione provinciale, trova l’intesa e allarga una coalizione che punta anche a rafforzare il ticket regionale sul nome di Stefano Caldoro. Alla fine il numero delle formazioni a sostegno della candidatura di Zinzi supera di molto «la soglia critica» richiesta dal Pdl «per evitare la frammentazione e la parcellizzazione dell’elettorato». Ma, tant’è: una notte di febbrili trattative e corse contro il tempo ha determinato la creazione di un robusto cartello elettorale. Eppure, nei giorni scorsi era stato lo stesso coordinatore regionale vicario del Pdl Mario Landolfi a mettere in guardia dal rischio di allargare troppo la coalizione.

 

«In ogni caso – spiega Pasquale Giuliano, coordinatore provinciale del Pdl – a sostegno di Zinzi ci sono tutti partiti veri, con simboli nazionali riconoscibili dall’elettorato. Vedo intorno grande partecipazione e devo dire che il nostro obiettivo di eliminare ”liste e listarelle condominiali” è perfettamente riuscito». Zinzi parla di «schieramento politico, fortemente rappresentativo delle istanze del territorio» e, intrattenendosi a lungo in colloquio con Angelo Consoli, candidato udc alle Regionali, si è detto «molto soddisfatto». «Dopo i disastri del centrosinistra – ha chiosato Consoli – ora abbiamo l’opportunità di segnare una svolta in Provincia di Caserta e in Regione Campania».

 

Nel centrosinistra, il candidato del Pd Giuseppe Stellato è riuscito a ricompattare il fronte delle alleanze da cui resta fuori soltanto la Federazione della sinistra schierata sul nome di Dell’Aquila. «Abbiamo chiuso sette liste in nemmeno una settimana – ha detto – Non è stato un lavoro facile, non abbiamo voluto puntare semplicemente a riempire ma a candidare elementi di qualità, candidati che avessero uno spessore umano. Le forze della coalizione devono lottare compatte per perseguire un rinnovamento della politica e una libertà delle menti, la politica può essere la madre del supeamento di ogni disagio che attanaglia la nostra provincia, purchè sia rappresentata da persone sane».

 

Qualche curiosità. I primi a presentare la lista in tribunale a Santa Maria Capua Vetere sono stati i militanti della Federazione della sinistra a sostegno della candidatura di Antonio Dell’Aquila; Pdl più lesto del Pd (la lista del partito del premier è stata depositata per quinta, decimi i democratici); solleciti anche i Verdi, Sinistra e libertà e Idv. Veloce pure il gruppo Speranza provinciale (che sostiene per corso Trieste la candidatura di Giuseppe Vozza), che ha presentato la lista giungendo terzo. Infine, contestazioni da parte dei militanti della lista Bonino-Pannella che, in una nota, evidenziano che «pur con 861 firme, non è stata consentita la presentazione della lista regionale. Presenteremo ricorso, le nostre iniziative continueranno come sempre»