Riceviamo il 21 febbraio 2010 dall’assessore Nicola
Cipro con preghiera di pubblicazione:
ZACCHIA
DÁ ANCORA UNA VOLTA NUMERI SBALLATI…
…MA DI CLAMOROSO ORAMAI NON VI È PIÙ NULLA!
È
divenuta una operazione sempre più stucchevole, noiosa
e poco edificante replicare ai numeri sballati che il consigliere di minoranza Zacchia, insieme ai suoi fedelissimi gregari, ci propina oramai
con cadenza settimanale, affiggendo per le strade del paese degli incomprensibili
manifesti.
Tutti
conosciamo la sua scarsissima dimestichezza con i
conti, ma restiamo davvero sconcertati quando arriva ad affermare di voler
parlare con i fatti e con gli atti, riportandone addirittura una copia nei
manifesti, e ciò nonostante continui a dare cifre sballate, fornendo
l’impressione che proprio non riesca a comprendere la natura ed il contenuto
degli atti in suo possesso!
Ed allora
dobbiamo presumere che o sia affetto da una grave forma cronica di
“incompetenza politico-amministrativa”, oppure agisca in perfetta malafede
“giocando” con le cifre a proprio piacimento, nel tentativo di trarre in
inganno la cittadinanza e persino gli stessi cofirmatari di cotante baggianate.
Trovo
innanzitutto di pessimo gusto e del tutto fuori luogo il fatto che il
consigliere Zacchia, il quale dovrebbe essere fino a
prova contraria un politico, rivolga i suoi goffi “attacchi” non ai suoi avversari
politici, ma ai dipendenti comunali! D’altro canto, a testimonianza del suo proverbiale
eterno conflitto con i funzionari comunali (oltre che con gli elettori),
resterà per sempre negli annali dell’assurdo la “fuga” dal comune dei circa 40
professionisti, tra segretari e responsabili dei settori, avvicendatisi durante
la sua amministrazione, o ancora il suo rinvio a giudizio per abuso d’ufficio
nei confronti della comandante della Polizia Municipale. Contrasti che, per
restare in ambito numerico, sono costati al comune circa
50.000,00 € di maggiori spese, mentre pende ancora una richiesta di
risarcimento danni, da parte della comandante, di ben 300.000,00 €.
In
ogni caso, vi è un vecchio proverbio latino secondo il quale “il bugiardo deve
avere buona memoria”; il problema del consigliere Zacchia,
però, è che si contraddice di settimana in settimana, senza ricordare nemmeno
più quello che ha scritto nel manifesto che ora tenta di
giustificare, facendolo con un altro manifesto di tenore completamente opposto.
Nel
primo manifesto, infatti, affermava che il dott. Gennaro Ventriglia
“percepisce” una somma pari a 120 milioni di vecchie lire; dopo un mese circa
afferma invece che il dott. Gennaro Ventriglia
“costa” al comune 113 milioni di vecchie lire! Vale la pena spiegargli che una
cosa è ciò che percepisce un funzionario, vale a dire il corrispettivo della
sua prestazione professionale; cosa ben diversa è quanto
costa una figura professionale all’ente che se ne avvale, cifra che comprende
il cosiddetto “cuneo contributivo e fiscale” a carico del comune.
Ora,
al di là dell’assurda affermazione secondo cui un
lavoratore percepisce più di quanto costa al suo datore di lavoro – eppure il
consigliere Zacchia, fino a prova contraria, dovrebbe
essere anche un imprenditore – vorrei ricordargli che il dott. Ventriglia era un funzionario del comune di Calvi Risorta già
nel 2002, quando io non mi dedicavo affatto alla politica, ed ha svolto tale
incarico con la stessa amministrazione Zacchia fino
al 2006; né spetta a me dovergli ricordare che il dott. Ventriglia
è stato un quadro presso aziende multinazionali, funzionario presso altre
amministrazioni pubbliche (Camera di Commercio), e che riceve di continuo
proposte di lavoro da parte di altri comuni.
Sarebbe
lecito tuttavia attendersi che con “il parsimonioso” Zacchia
– profeta del “costo zero” (e risultati zero) – il dott. Ventriglia
percepisse molto meno di quanto percepisca ora, vista
la sua insistenza sull’argomento. Ed invece no!!!
Con
l’amministrazione Zacchia il funzionario percepiva infatti la stessa somma che percepiva sia nel 2002 che oggi
con il sindaco Caparco: vale a dire 40.000,00 € lordi
l’anno (tredicesima compresa), pari a circa 25.000,00 € netti, che è poi la
stessa identica cifra che percepisce qualsiasi altro funzionario del comune! L’unica
differenza rispetto al suo predecessore è che lui lavora a tempo pieno, mentre
l’altro era incaricato part-time per 18 ore a settimana: così come il nostro
funzionario tecnico (ing. Sergio Santillo), che percepisce la metà
dell’accoppiata ing. Cappello - ing. Cenname; ma non
per questo affiggiamo insensati manifesti sull’argomento.
La
squadra di funzionari dell’amministrazione Caparco ha
in parole povere lo stesso costo che aveva la squadra dei funzionari
dell’amministrazione Zacchia, con la sostanziale
differenza che la squadra di Caparco è formata da
cittadini caleni, mentre quella di Zacchia da cittadini di San Marcellino, di Camigliano e di Piedimonte Matese (quest’ultimo nella
persona dell’attuale presidente nel Consorzio ASI, di cui lo stesso Zacchia è membro del direttivo).
Passiamo
all’altra colossale bugia. Nel primo manifesto Zacchia
affermava che per il ripristino del campo di calcio a cinque erano stati spesi
25.000,00 € circa, soldi che sarebbero stati lasciati dalla sua
amministrazione.
A
distanza di un mese, invece, riporta in copia una determinazione del settore tecnico,
ed afferma che il ripristino del campo di calcio è costato 24.000,00 €, senza
specificare più la natura di tali fondi; afferma quindi che la mia
dichiarazione di aver speso quasi 20.000,00 € sarebbe priva di fondamento.
Ancora
una volta però la confusione – non si sa se derivante da incompetenza o mala fede
– regna sovrana, e nasce dal fatto che quella riportata nel manifesto è la
cosiddetta determinazione a contrattare, cioè l’atto
con il quale viene tra l’altro stabilita la somma a base di gara soggetta a
ribasso. Ciò che conta invece è la determinazione di affidamento
dei lavori, con la quale viene individuata la ditta che eseguirà gli stessi e
quantificato il compenso spettante.
La
determinazione in questione è la n. 375 del 10/08/2009 – che si riporta in allegato,
visto che si intende parimenti rispondere con i fatti
e con gli atti – dalla quale si evince che l’operazione di ripristino del campo
di calcio è costata al comune 19.150,00 €, al netto del ribasso di € 4.850,00,
e che i lavori sono finanziati con i contributi di costruzione incassati nel
2009, e non certo con i debiti ereditati dall’amministrazione Zacchia. La cifra di € 19.150,00 è confermata anche dalla
fattura n. 45 del 29/09/2009, presentata dalla ditta aggiudicataria dei lavori!
E
la cifra è talmente irrisoria che proprio non riesco a comprendere perché non
sia stato fatto alcunché dalla passata
amministrazione, al punto tale da rendere quella struttura l’emblema del
degrado, della non curanza e del fallimento politico.
Forse
il disorientamento del consigliere Zacchia deriva dal
fatto di essere stato abituato dai suoi tecnici a gare pubbliche con un unico
partecipante e ribassi irrisori quando non addirittura inesistenti (vedi ad
esempio il parco giochi, costato il doppio del suo prezzo effettivo, con le
solite inchieste e gli arresti di contorno), e quindi pensava che avendo
l’ufficio tecnico posto a base d’asta la somma di 24.000,00 € tale fosse anche
il prezzo di aggiudicazione. Purtroppo per lui,
invece, con la nostra amministrazione deve abituarsi a gare, come questa del
ripristino del campo di calcio a cinque, con più ditte partecipanti e ribassi
maggiori del 20%!!!
Infine
l’affermazione secondo la quale dovrei pensare a tutti i miei elettori
personali, è emblematica della visione distorta che il
consigliere Zacchia ha della politica: sembra quasi
voler dire che chi amministra dovrebbe limitarsi a “favorire” le sue clientele,
alimentando così divisioni e contrasti; ed in fondo la sua breve e fallimentare
esperienza politica è stata condotta proprio lungo questa strada senza sbocco.
Mi sento allora di rispondergli che l’attuale amministrazione, con le sue
scelte quotidiane, pensa non solo ai propri elettori ma ai bisogni dell’intera cittadinanza,
senza fare distinzioni tra chi l’ha sostenuta credendo in un preciso progetto
politico e chi invece, del tutto democraticamente, ha fatto altre scelte.
L’ultimo
consiglio che rivolgo a Zacchia è quello di imparare
ad accettare con serenità la sconfitta politica, perché è stata e sarà per lui
una condizione irreversibile cui dovrà abituarsi.
Si riporta
in copia una determinazione del settore tecnico, ed afferma che il ripristino
del campo di calcio è costato 24.000,00 €:
Si riporta
in copia la fattura pagata per il ripristino del campo di calcio: