SETOLA
COME DIABOLIK, GIU' LA TERZA MASCHERA: AREA INTESA
Calvirisortanews, 18 febbraio 2010
Vito Taffuri
Non c’è due senza tre, non esiste pasto abbondante senza
ciliegina sulla torta e, a Calvi Risorta, non poteva andare
diversamente. Spunta la terza ditta riconducibile a Pasquale Setola; una
gemmazione di acronimi e sigle aziendali che non ha
precedenti nella storia imprenditoriale campana. Dopo la General
Impianti (polivalente), la Campania Appalti (rete fognaria), ecco che spunta la
terza creatura setoliana collaudata tra le mura
amiche di Calvi: Area Intesa, un’azienda che avrebbe una sede legale a Vairano Patenora.
Il condizionale é d’obbligo, perché, ad oggi, l’indirizzo della ditta non è
stato ancora individuato, anzi, pare proprio che non esista, almeno a Vairano. A Calvi, invece, Area Intesa
esiste senza dubbio, tanto da aver avuto in affidamento, dalla passata
Amministrazione, il completamento delle mura di cinta del campo sportivo, e
l’adeguamento strutturale degli spogliatoi dello stesso stadio comunale.
Un appalto di circa 100 mila euro che ha prodotto lo stesso
risultato dei lavori affidati alle altre due ditte riferibili ai Casalesi.
Basta guardare le foto per capire che l’ennesimo fiume di danaro
è servito solo a mettere in piedi qualche muretto traballante, spacciandolo poi
per murazione solida e fatta ad arte: la stessa
tecnica adottata per i lavori della polivalente di via Cales, dove sono stati
spesi 50 mila euro per un muro perimetrale mai realizzato.
Siamo a tre, tre ditte, tutte riconducibili al clan Setola di Casal di
Principe; tutte operanti a Calvi Risorta sotto nomi e
sigle del tutto fittizi. Anche questa volta l’appalto alla ditta nella quale è implicato Pasquale Setola, è stato affidato dall’ex
Amministrazione targata Zacchia, con il beneplacito ufficiale (come si legge
sui cartelli) dell’ingegnere Antonio Bonacci, al tempo della gara d’appalto,
capo dell’Utc di Calvi Risorta.
Un gioco di scatole cinesi, si direbbe. La metafora più calzante, a dirla
tutta, è quella della Matrioska. Basta sfoderare la bambola lignea più grande,
infatti, per trovarvi all’interno altre filiazioni.
Ditte identiche, stesso personale, stessa dirigenza, stesso modus operandi, stessa tecnica: prendere i soldi e non concludere i lavori, tanto a Calvi nessuno avrebbe
controllato il perverso sistema di lavori pubblici targati Casale. Invece no, qualcuno si è accorto che dietro l’altisonante e
vaga sigla “Area Intesa” si celava sempre la stessa cordata dell’agro aversano.
Nulla di strano, si potrebbe eccepire, ma che il fratello del superboss
Giuseppe Setola operasse sempre ed esclusivamente a
Calvi Risorta solleva più di una perplessità, soprattutto se si pensa che il
tutto è sempre avvenuto sotto l’egida della stessa Amministrazione. In soli due
anni e mezzo, quindi, sono arrivate a Calvi Risorta
tre ditte per i lavori pubblici più succulenti, sempre riferibili a Pasquale
Setola. Sarà ancora il solito caso? Anche l’Area
Intesa deve essere inserita nel novero delle coincidenze?