Riceviamo in data 07 febbraio 2010
dai Consiglieri di maggioranza dei Democratici Caleni
con preghiera di pubblicazione
LA
VERITÁ SUI LAVORI DI RIFACIMENTO DELLE STRADE
Il 18 gennaio 2010, abbiamo dato il via libera ai lavori di rifacimento delle strade e di tratti di rete idrica e
fognaria, avviati nel mese di maggio
2009 e sospesi all’atto del nostro insediamento.
Tanto si è detto e tanto si è
anche speculato politicamente sul blocco di questi lavori.
È perciò quanto mai opportuno dare
a Voi cittadini tutte le spiegazioni che la vicenda
richiede, e che giustificano qualche mese di inevitabile disagio per la
viabilità e la piena fruibilità di un luogo di coesione sociale come la
villetta comunale.
La
materia è inevitabilmente piena di tecnicismi, ma cercheremo di illustrarvela
in maniera comprensibile.
Il primo problema era la mancanza
di una effettiva copertura finanziaria.
Per la realizzazione dei lavori
sono stati contratti con
Facoltà
di cui non ci si è avvalsi quando, durante la procedura di gara, si sono
verificati due grossissimi problemi: 1)
Queste due circostanze avrebbero dovuto determinare
l’immediata sospensione della gara, e la
rimodulazione dei progetti e dei computi metrici. Ed invece il
funzionario tecnico responsabile, individuato dal consigliere Zacchia e confermato poi dal Commissario prefettizio, ha
portato avanti, da gennaio ad aprile 2009, una procedura che metteva a gara dei
lavori che egli stesso, sapeva benissimo, non avrebbero
ricevuto alcun finanziamento dalla Regione.
Nonostante questi problemi in atto, si è proceduto ad appaltare i lavori, a sottoscrivere il relativo
contratto e ad avviare gli stessi – per fini meramente elettorali – nel mese di
maggio 2009.
Il
direttore dei lavori
– figura obbligatoria senza la quale i lavori di questo importo
non possono essere eseguiti – era stato individuato per di più nel
responsabile dell’edilizia privata, l’ing. Vincenzo Cenname,
legato all’ente da un contratto che scade automaticamente con l’insediamento di
una diversa amministrazione. Il 9
giugno, all’atto del nostro insediamento, è venuto perciò a mancare il
direttore dei lavori, né vi era la possibilità di sostituirlo visto che, a causa del mancato invio, da parte del
responsabile finanziario, della certificazione sugli obiettivi del Patto di
Stabilità 2008 entro il termine perentorio del 1° giugno 2009, il comune era
considerato di fatto inadempiente allo stesso, e soggetto alla sanzione del
blocco della assunzioni di qualsiasi tipo.
Il 7 luglio 2009 arriva anche una nota della Regione che boccia per la seconda volta il progetto rimodulato del 5° lotto, ponendo a totale carico del comune
un mutuo di € 355.000,00 che comporta la restituzione, nei prossimi venti anni,
di ben € 544.170,80 da parte dei cittadini caleni: altro che “costo zero”!
Andando poi a spulciare i progetti degli otto lotti, oltre ad interventi
non finanziabili dalla Regione, ci siamo trovati di fronte a dei veri e
propri obbrobri, che non potevamo assolutamente permettere che venissero realizzati:
Ø si pensava ad esempio di ricoprire
in alcuni tratti una piazza magnifica e caratteristica, come quella di Zuni, realizzata tutta in sanpietrini
(cubetti di porfido), con un strato di
Ø le funzionali zanelle
(cunette) in cemento, dovevano in larga parte essere sostituite con cunette
prefabbricate (per alcune zone sottodimensionate quanto a portata), che tutti
in questi mesi hanno potuto constatare quanto siano fragili e difficili
da pulire: si procederà pertanto, laddove non necessario, al solo miglioramento
di quelle già esistenti. Era stato inoltre previsto solo il trasporto del
materiale di risulta derivante dalla rottura delle
cunette di cemento, ma non lo smaltimento dello stesso in discariche
autorizzate, che comporta un costo elevatissimo;
Ø era stata prevista per la seconda
volta (dopo la mancata fornitura da parte della General
Impianti) la commessa di 200 poltrone di velluto rosso per la sala teatrale del
polivalente: e per la seconda volta non sarebbero state fornite, se non con un
aggravio di spesa di oltre € 189.000,00, visto il mancato finanziamento da
parte della Regione. Stesso discorso per le immancabili
alberature; il rifacimento della rotonda nella zona del vecchio pozzo di Visciano, non funzionale per la viabilità; i giochi per il parco
nei pressi del campo di calcio a cinque. Tutti interventi non
finanziabili;
Ø il parcheggio alle spalle della casa
comunale era stato progettato in maniera tale da non consentire il massimo
utilizzo dello spazio disponibile: infatti nulla era stato fatto per
l’eliminazione dei containers, e la risoluzione di
tutti i problemi connessi (autorizzazioni, alloggi alternativi per gli
occupanti, ecc.): cosa che abbiamo
dovuto programmare noi e che abbiamo brillantemente superato a dicembre;
Ø non era stato previsto alcunché per
il miglioramento dell’illuminazione pubblica, mentre noi abbiamo finalmente
messo in cantiere la realizzazione di un intervento storico per la sicurezza e
la viabilità: l’illuminazione pubblica
che andrà dal bivio di Rocchetta e Croce fino a Via Cales,
all’altezza dell’edificio polivalente;
Ø il marciapiede della villetta
comunale era stato previsto in semplice asfalto, esteticamente pessimo e poco
funzionale: noi abbiamo rimodulato il tutto con l’utilizzo
delle betonelle colorate antiscivolo che, come avete
potuto constatare, stanno rendendo la villetta un luogo di aggregazione ancora
più bello;
Ø durante i lavori di maggio si sono
verificati degli avvallamenti e dei crolli, vuoi per le piogge, vuoi per i
mezzi pesanti utilizzati durante i lavori, che richiedono ulteriori interventi
non preventivati.
È pur vero inoltre che i lavori
andavano eseguiti, ma la logica della funzionalità delle reti e non dei
tappetini elettorali doveva indurre gli ex
amministratori a realizzare prima il rifacimento della rete idrica e fognaria,
e successivamente quello delle strade.
In questi mesi ci siamo dunque attivati perché
Abbiamo dovuto sostanzialmente porre riparo ai numerosi
errori tecnici e di valutazione finanziaria commessi in precedenza: tra questi errori, come abbiamo anticipato al Commissario con la
nota prot. n. 1269 del
26/01/2009, vi è anche il fatto che, la modalità di programmazione di
queste opere porterà al mancato rispetto del Patto di Stabilità per l’anno
2010, con tutte le gravi sanzioni ad esso connesse. Nella sostanza la passata
amministrazione, con la propria “abilità” finanziaria, ha dapprima condotto il
comune al mancato rispetto del Patto di Stabilità del 2006, ed ora, con questa opera mal programmata, al mancato rispetto del Patto
di Stabilità per l’anno in corso!!! Senza contare l’addebito degli interessi di
pre-ammortamento, a causa della richiesta di
erogazioni sui mutui prima che iniziasse il loro ammortamento.
Ovviamente tutte le speculazioni
politiche che ci sono state su questo argomento
lasciano il tempo che trovano! Chiediamo fin d’ora, anche a
nome di chi ci ha preceduto, scusa alla cittadinanza tutta per i disagi subiti
e per quelli eventuali che dovessero verificarsi durante l’esecuzione dei
lavori.
I Consiglieri di
maggioranza dei Democratici Caleni