Riceviamo in data 07 febbraio 2010 dai Consiglieri di maggioranza dei Democratici Caleni con preghiera di pubblicazione

 

LA VERITÁ SUI LAVORI DI RIFACIMENTO DELLE STRADE

 

Il 18 gennaio 2010, abbiamo dato il via libera ai lavori di rifacimento delle strade e di tratti di rete idrica e fognaria, avviati nel mese di maggio 2009 e sospesi all’atto del nostro insediamento.

 

Tanto si è detto e tanto si è anche speculato politicamente sul blocco di questi lavori.

 

È perciò quanto mai opportuno dare a Voi cittadini tutte le spiegazioni che la vicenda richiede, e che giustificano qualche mese di inevitabile disagio per la viabilità e la piena fruibilità di un luogo di coesione sociale come la villetta comunale.

La materia è inevitabilmente piena di tecnicismi, ma cercheremo di illustrarvela in maniera comprensibile.

 

Il primo problema era la mancanza di una effettiva copertura finanziaria.

 

Per la realizzazione dei lavori sono stati contratti con la Cassa Depositi e Prestiti, nel novembre del 2008, otto mutui ventennali per un importo complessivo di € 2.180.000,00. Le rate di ammortamento degli stessi dovevano essere coperti dalla capitalizzazione dei contributi concessi dalla Regione Campania ai sensi della legge regionale n. 51/1978 per le annualità dal 2004 al 2007. Lo stesso bando di gara prevedeva che l’amministrazione era in facoltà di procedere a riduzioni quantitative e qualitative dei lavori o, addirittura, di non procedere alla sottoscrizione del contratto qualora non fossero stati perfezionati tutti i decreti di finanziamento da parte della Regione.

 

Facoltà di cui non ci si è avvalsi quando, durante la procedura di gara, si sono verificati due grossissimi problemi: 1) la Cassa Depositi e Presiti ha bloccato, sin dal mese di febbraio 2009, tutte le erogazioni sugli otto mutui in attesa di avere ragguagli su alcune presunte illegittimità del bando di gara; 2) la Regione Campania ha bocciato, sempre nel mese di febbraio 2009, il progetto del 5° lotto dei lavori, ritenendo alcune delle opere programmate non affatto coerenti con il finanziamento da concedere, che prevedeva la destinazione di almeno il 30% ad opere di illuminazione pubblica a risparmio energetico.

 

Queste due circostanze avrebbero dovuto determinare l’immediata sospensione della gara, e la  rimodulazione dei progetti e dei computi metrici. Ed invece il funzionario tecnico responsabile, individuato dal consigliere Zacchia e confermato poi dal Commissario prefettizio, ha portato avanti, da gennaio ad aprile 2009, una procedura che metteva a gara dei lavori che egli stesso, sapeva benissimo, non avrebbero ricevuto alcun finanziamento dalla Regione.

 

Nonostante questi problemi in atto, si è proceduto ad appaltare i lavori, a sottoscrivere il relativo contratto e ad avviare gli stessi – per fini meramente elettorali – nel mese di maggio 2009.

 

Il direttore dei lavori – figura obbligatoria senza la quale i lavori di questo importo non possono essere eseguiti – era stato individuato per di più nel responsabile dell’edilizia privata, l’ing. Vincenzo Cenname, legato all’ente da un contratto che scade automaticamente con l’insediamento di una diversa amministrazione. Il 9 giugno, all’atto del nostro insediamento, è venuto perciò a mancare il direttore dei lavori, né vi era la possibilità di sostituirlo visto che, a causa del mancato invio, da parte del responsabile finanziario, della certificazione sugli obiettivi del Patto di Stabilità 2008 entro il termine perentorio del 1° giugno 2009, il comune era considerato di fatto inadempiente allo stesso, e soggetto alla sanzione del blocco della assunzioni di qualsiasi tipo.

 

Il 7 luglio 2009 arriva anche una nota della Regione che boccia per la seconda volta il progetto rimodulato del 5° lotto, ponendo a totale carico del comune un mutuo di € 355.000,00 che comporta la restituzione, nei prossimi venti anni, di ben € 544.170,80 da parte dei cittadini caleni: altro che “costo zero”! 

 

Andando poi a spulciare i progetti degli otto lotti, oltre ad interventi non finanziabili dalla Regione, ci siamo trovati di fronte a dei veri e propri obbrobri, che non potevamo assolutamente permettere che venissero realizzati:

 

Ø     si pensava ad esempio di ricoprire in alcuni tratti una piazza magnifica e caratteristica, come quella di Zuni, realizzata tutta in sanpietrini (cubetti di porfido), con un strato di 2 centimetri di asfalto;

Ø     le funzionali zanelle (cunette) in cemento, dovevano in larga parte essere sostituite con cunette prefabbricate (per alcune zone sottodimensionate quanto a portata), che tutti in questi mesi hanno potuto constatare quanto siano fragili e difficili da pulire: si procederà pertanto, laddove non necessario, al solo miglioramento di quelle già esistenti. Era stato inoltre previsto solo il trasporto del materiale di risulta derivante dalla rottura delle cunette di cemento, ma non lo smaltimento dello stesso in discariche autorizzate, che comporta un costo elevatissimo;

Ø     era stata prevista per la seconda volta (dopo la mancata fornitura da parte della General Impianti) la commessa di 200 poltrone di velluto rosso per la sala teatrale del polivalente: e per la seconda volta non sarebbero state fornite, se non con un aggravio di spesa di oltre € 189.000,00, visto il mancato finanziamento da parte della Regione. Stesso discorso per le immancabili alberature; il rifacimento della rotonda nella zona del vecchio pozzo di Visciano, non funzionale per la viabilità; i giochi per il parco nei pressi del campo di calcio a cinque. Tutti interventi non finanziabili;

Ø     il parcheggio alle spalle della casa comunale era stato progettato in maniera tale da non consentire il massimo utilizzo dello spazio disponibile: infatti nulla era stato fatto per l’eliminazione dei containers, e la risoluzione di tutti i problemi connessi (autorizzazioni, alloggi alternativi per gli occupanti, ecc.): cosa che abbiamo dovuto programmare noi e che abbiamo brillantemente superato a dicembre;

Ø     non era stato previsto alcunché per il miglioramento dell’illuminazione pubblica, mentre noi abbiamo finalmente messo in cantiere la realizzazione di un intervento storico per la sicurezza e la viabilità: l’illuminazione pubblica che andrà dal bivio di Rocchetta e Croce fino a Via Cales, all’altezza dell’edificio polivalente; 

Ø     il marciapiede della villetta comunale era stato previsto in semplice asfalto, esteticamente pessimo e poco funzionale: noi abbiamo rimodulato il tutto con l’utilizzo delle betonelle colorate antiscivolo che, come avete potuto constatare, stanno rendendo la villetta un luogo di aggregazione ancora più bello;

Ø     durante i lavori di maggio si sono verificati degli avvallamenti e dei crolli, vuoi per le piogge, vuoi per i mezzi pesanti utilizzati durante i lavori, che richiedono ulteriori interventi non preventivati.

 

È pur vero inoltre che i lavori andavano eseguiti, ma la logica della funzionalità delle reti e non dei tappetini elettorali doveva indurre gli ex amministratori a realizzare prima il rifacimento della rete idrica e fognaria, e successivamente quello delle strade.

 

In questi mesi ci siamo dunque attivati perché la Cassa Depositi e Prestiti sbloccasse questi fondi, cosa avvenuta solo nel mese di novembre; abbiamo dovuto rimodulare gran parte dei progetti e dei relativi computi metrici ed allegati, anche per ottenere il via libera dalla Regione al rilascio del decreto di finanziamento del 5° lotto e alla successiva devoluzione dei mutui da parte della Cassa, che avverrà entro il mese di febbraio; abbiamo dovuto individuare il direttore dei lavori e sopprimere figure tecniche del tutto inutili per la realizzazione dei lavori.

 

Abbiamo dovuto sostanzialmente porre riparo ai numerosi errori tecnici e di valutazione finanziaria commessi in precedenza: tra questi errori, come abbiamo anticipato al Commissario con la nota prot. n. 1269 del 26/01/2009, vi è anche il fatto che, la modalità di programmazione di queste opere porterà al mancato rispetto del Patto di Stabilità per l’anno 2010, con tutte le gravi sanzioni ad esso connesse. Nella sostanza la passata amministrazione, con la propria “abilità” finanziaria, ha dapprima condotto il comune al mancato rispetto del Patto di Stabilità del 2006, ed ora, con questa opera mal programmata, al mancato rispetto del Patto di Stabilità per l’anno in corso!!! Senza contare l’addebito degli interessi di pre-ammortamento, a causa della richiesta di erogazioni sui mutui prima che iniziasse il loro ammortamento.

 

Ovviamente tutte le speculazioni politiche che ci sono state su questo argomento lasciano il tempo che trovano! Chiediamo fin d’ora, anche a nome di chi ci ha preceduto, scusa alla cittadinanza tutta per i disagi subiti e per quelli eventuali che dovessero verificarsi durante l’esecuzione dei lavori.

 

I Consiglieri di maggioranza dei Democratici Caleni