CASO CHIUSO: SI E' TRATTATO DI UN SUICIDIO

 

Calvirisortanews, 04 febbraio 2010

 

Vito Taffuri

 

Gli inquirenti concordano, l’agente di Polizia Penitenziaria in congedo, Giuseppe Carusone, 54enne originario di Calvi Risorta si è suicidato. Cadono nel nulla le altre ipotesi che in un primo momento avevano fatto pensare anche ad un incidente domestico o da caccia. La prova del nove è stata il rinvenimento di un biglietto che l’uomo aveva scritto prima di farla finita.


C’è anche da dire che il suicida aveva telefonato ad un parente acquisito prima di mettere mano al fucile, subito è partita una telefonata di avviso per i familiari di Calvi, ma quando qualcuno ha realizzato che stavolta Giuseppe stava facendo sul serio era troppo tardi. Il colpo di fucile, sparato tra il mento e il collo ha attirato l’attenzione di un vicino che ha chiamato la Polizia Locale e i Carabinieri. Il drammatico episodio, che ha scosso l’intera comunità calena, è accaduto tre giorni fa verso le 14,30, nella frazione di Petrulo.


Alle 15,30 la salma dell’uomo sarà riconsegnata all’affetto dei cari per la messa funebre e la sepoltura. L’ex Appuntato aveva prestato servizio in vari istituti del Nord Italia prima dell’avvicinamento alla sua amata Calvi in vista del congedo. Anche di questo, due sere fa, avrebbe parlato ai suoi amici nel bar del quartiere che frequentava come luogo di ritrovo e di socializzazione, affrontando argomenti personali che adesso, magari, assumono un significato diverso.


“Ricorderò per sempre Giuseppe - ha voluto riferire a caldo il sindaco di Calvi Risorta, Antonio Caparco - come un uomo equilibrato e meticoloso, un cittadino modello. Esprimo per questo alla famiglia la vicinanza mia e di tutta l’amministrazione comunale che si unisce al dolore dell’intera comunità”.

 

Per trovare precedenti simili a Calvi Risorta basta risalire ad appena un anno fa, quando, nello stesso quartiere e in identiche circostanze inizialmente poco chiare, perse la vita un imprenditore del posto.