UNITI PER
CALVI ED IL PD HANNO DATO I NUMERI… MA NON SONO BUONI NEMMENO PER IL LOTTO
Calvirisortanews, 01 febbraio 2010
Vito Taffuri
Domenica mattina Calvi Risorta si è risvegliata tappezzata
da un manifesto abusivo, a firma del PD e di “Uniti per Calvi”, con il quale, sabato notte, sono stati selvaggiamente imbrattati
muri, pali e cabine elettriche della cittadina, e ricoperti senza alcun ritegno
persino dei manifesti funebri. Nello stesso viene
portato un attacco all’assessore allo sport, Nicola Cipro, ed al dott. Gennaro Ventriglia, funzionario del comune di Calvi Risorta, già in
passato destinatario di numerosi attacchi personali e gratuiti da parte del
consigliere Zacchia. Ci sembra giusto, quindi, dare la possibilità di replica
all’assessore allo sport Nicola Cipro.
Abbiamo chiesto: Assessore, nel manifesto apparso questa
mattina vengono snocciolati tutta una serie di numeri.
Si parla del funzionario del settore finanziario che percepisce circa 58.700,00
€ l’anno, vale a dire il doppio di quello che percepiva il dott. Fabozzi. Cosa ci dice al riguardo?
Gli autori del manifesto hanno dato letteralmente i “numeri” e, soprattutto,
hanno pensato bene di omettere i risultati raggiunti da chi costava la metà
dell’attuale responsabile finanziario, e da chi costava invece il doppio
dell’attuale funzionario tecnico. Il dott. Gennaro Ventriglia
– professionista di alto livello nel suo campo,
corteggiato per ben 5 mesi dal sindaco in persona, prima che si convincesse ad
accettare l’incarico rinunciando al suo impiego presso la Camera di Commercio e
a numerose altre offerte – ha svolto tale funzione sin dal 2002, sia con la
precedente amministrazione Caparco che con quella Zacchia, e non certamente per
merito mio.
Vi dirò di più. Se per una ipotesi del tutto assurda
io fossi stato candidato alle passate elezioni con il peggior sindaco della
storia di Calvi Risorta, cioè il consigliere Zacchia, il dott. Gennaro Ventriglia sarebbe stato ugualmente assunto da Caparco, che
si avvale di validi professionisti e non di servi sciocchi, prescindendo da
parentele o altre considerazioni. Sia con Caparco che con Zacchia il dott. Ventriglia ha peraltro percepito sempre 40.000,00 € lordi
l’anno – cioè la stessa cifra percepita dalla
comandante, dal responsabile amministrativo e da qualsiasi altri funzionario –
e non i 58.700,00 € indicati nel manifesto, cifra per la quale è stata
sbagliata persino una semplice conversione in lire.
Ora, al di là del fatto che i cittadini di Calvi
Risorta hanno pagato le tasse (aumentate a dismisura dalla fallimentare
amministrazione Zacchia) per garantire lo stipendio a tecnici di San
Marcellino, Camigliano e Piedimonte Matese, trovo
scandaloso che Zacchia abbia avuto ed abbia ancora l’ardire di chiedere voti a
Calvi Risorta, invece che a San Marcellino, Camigliano
e Piedimonte Matese. Trovo altresì poco trasparente che nel manifesto non vengano indicati i risultati raggiunti da questa “economica”
squadra di tecnici: circa 2.000.000,00 di € tra minori entrate e maggiori spese
accollate al comune, determinate da azioni od omissioni degli stessi.
Tale importo, aggiunto allo stipendio percepito, ci porta a “cifre di ingaggio” stratosferiche, pari ad oltre 4 miliardi di
vecchie lire! Ci può fare qualche esempio al riguardo? Certamente. Vi elenco
sommariamente alcuni di questi risultati:
1) perdita definitiva di trasferimenti erariali per
51.170,10 €;
2) addebito di interessi moratori
per diverse decine di migliaia di €, per omesso o ritardato pagamento di
fatture;
3) spese per procedimenti esecutivi per diverse decine di
migliaia di €;
4) prescrizione di entrate del
canone idrico 2001, 2002 e 2003 – a causa del mancato invio dei solleciti di
pagamento – per oltre 100.000,00 €;
5) il mancato rispetto del Patto di Stabilità 2006, e
l’omessa segnalazione dell’impatto che i lavori di rifacimento delle strade
avrebbero avuto sugli obiettivi di finanza pubblica: il tutto con potenziali
danni per almeno 30.000,00 €;
6) fatture inevase per spesa corrente per oltre
3.500.000,00 €, di cui diverse centinaia di migliaia di
€ senza alcuna copertura in bilancio;
7) l’avvio di un appalto scellerato, come quello del
noleggio degli autovelox, per il quale, cosa incredibile, il comune ci ha
rimesso 300.000,00 €, e sono giacenti altri 10.000 ricorsi per i quali
potrebbero arrivare anche condanne alle spese di giudizio;
8) mancato finanziamento, da parte della Regione, del V
lotto dei lavori di rifacimento delle strade, con un danno, nei prossimi venti
anni, di € 544.170,80, oltre 1.300,00 € di interessi
di pre-ammortamento;
9) mancato finanziamento delle tribune del campo di calcio da parte della Regione, con accollo totale al
comune di € 199.687,60 nell’arco dei prossimi venti anni;
10) mancato incasso di decine di migliaia di € sulla piscina comunale, recuperati solo grazie al nostro
intervento;
11) il pagamento di diverse migliaia di € ai commissari
inviati dalla provincia, per inerzia da parte dei funzionari nell’attuazione
dei provvedimenti consequenziali ad alcune lottizzazioni,
peraltro bloccate perché sarebbero state adottate in violazione degli strumenti
urbanistici vigenti.
Nel manifesto viene detto anche che gli attuali
assessori continuano a percepire lo stipendio nonostante le casse siano in
rosso. Sulle indennità è bene ricordare – anche a chi, come il consigliere Zacchia,
presenta continui solleciti per avere ancora circa 70.000,00 € (cioè 135 milioni delle vecchie lire) per due soli anni di
nefasto mandato, indirizzando lettere alla Prefettura e alla Corte dei Conti –
che gli attuali amministratori non percepiscono le stesse da settembre, proprio
perché le casse sono in rosso, ed i creditori, sin dal mese di giugno, hanno
effettuato un incessante “assalto ai forni”, con solleciti, diffide, decreti
ingiuntivi, atti di precetto e pignoramenti per crediti che vantano anche da 3
o 4 anni. Se occorrerà farlo rinunceremo, senza alcun
problema, alle nostre indennità, ma non le destineremo – come falsamente
proclamato a più riprese dal consigliere Zacchia – all’acquisto di giochini di 7.000,00 € al costo di 14.000,00 €, con arresti
e rinvii a giudizio di contorno per gravissime ipotesi di reato, bensì a
ripianare, seppure in minima parte, il colossale debito che i nostri
predecessori hanno lasciato in eredità al paese.
Anche in questo caso vale la pena di ricordare che,
alla modica cifra di 35.000,00 € l’anno, l’ex sindaco ci ha garantito, oltre
alla squadra di funzionari e segretari più numerosa e di fatto costosa della
storia, un danno d’immagine irreparabile per il nostro paese: l’onta di una
commissione d’accesso per valutare possibili infiltrazioni camorristiche,
ed appalti a ditte controllate dal boss Setola, il noto killer stragista dei
casalesi, al quale sono stati pagati ben 67.000,00 € per lavori mai eseguiti.
Per usare le stesse parole degli autori del manifesto: NON SAREBBE STATO MEGLIO
SPENDERE QUESTI SOLDI PER LA SCUOLA PIUTTOSTO CHE DARLI A SETOLA PER DEI LAVORI
FANTASMA? Assessore Cipro, nel manifesto viene
accusato di aver speso 25.000,00 € per il rifacimento del campo di calcio a 5 –
soldi che sarebbero stati lasciati dalla passata amministrazione – che però non
viene al momento utilizzato, anche perché non sarebbe agibile. Anche in questo
caso sono state date cifre del tutto sballate, e la
cosa più preoccupante è che i Democratici Caleni hanno già ampiamente risposto
sull’argomento con precedenti comunicati: il dubbio che mi viene è che gli
autori del manifesto pensano forse che ripetere più volta una assurda falsità,
faccia assurgere la stessa ad una quasi verità. Il campo di calcio a 5 è
costato meno di 20.000,00 €, ed è stato finanziato con i contributi di
costruzione incassati nel 2009, visto che non potevamo
di certo farlo con i debiti ereditati dalla passata amministrazione, rivelatasi
più devastante di un uragano sia per le finanze pubbliche che per le tasche dei
cittadini. Cosa ha fatto la passata amministrazione al
riguardo? Devo dire che è stata molto parsimoniosa, spendendo in manutenzioni,
dopo ben 4 anni e mezzo, esattamente 0,00 €, pari a 0 lire.
L’effetto è stato quello di mandare in malora una struttura perfettamente
agibile e conforme alle norme in materia – tanto che i ragazzi prenotavano
regolarmente il campo presso gli uffici comunali – fino a farla diventare
l’emblema della non curanza e dell’incapacità politica: una fonte di costante pericolo per l’incolumità dei ragazzi (e per tale motivo non
più agibile), al punto tale che la stessa somma da noi spesa per rimettere a
nuovo il campo, è stata “impiegata” dall’amministrazione Zacchia in spese
legali e di risarcimento danni avanzate da coloro che hanno subito incidenti su
quella struttura abbandonata!!! Il nostro intervento è stato quello di
ripristinare e mettere in sicurezza l’impianto, rendendolo di nuovo agibile e
funzionale. Tuttavia questo intervento non poteva, da
solo, garantire l’immediata messa in funzione della struttura.
Gli autori del manifesto, infatti, dimostrano di avere una memoria molto
labile, non ricordando che proprio la passata amministrazione ha approvato un
regolamento per la concessione degli impianti sportivi, nel quale il campo di
calcio a 5 viene classificato come struttura di
rilevanza cittadina che, per dimensione e complessità tecnologica, richiedono
una gestione specializzata e rilevante dal punto di vista economico: viene
sostanzialmente imposto l’affidamento obbligatorio in uso o in gestione.
Proprio in ottemperanza al loro regolamento, la giunta ha già adottato gli atti
di indirizzo al responsabile tecnico per procedere
all’affidamento del campo. I cittadini potranno poi chiedere conto ai passati
amministratori dei risultati ottenuti grazie a quel regolamento. Sempre a
proposito di cifre sballate, con un finanziamento del tutto aleatorio di
200.000,00 € la nostra amministrazione avrebbe realizzato ben 4 campi di
calcetto, visto che per mettere a norma e in sicurezza
quello esistente sono bastati appena 20.000,00 €. Forse gli ex amministratori
lo volevano arredare con panchine d’oro e marmi di Carrara? Abbiamo letto sui
giornali di uno stato “poco decoroso” nel quale sono stati trovati gli
spogliatoi del campo di calcio durante i lavori di completamento, realizzati lo
scorso mese.
Cosa ci dice al riguardo? I passati amministratori
parlano tanto di agibilità, igienicità,
messa a norma e certificazioni varie sulle strutture sportive. Ci dicano allora
sulla base di quali certificazioni si sono date in uso
– in favore, all’epoca, di parenti di ex amministratori – strutture come il
polivalente, dove vi era un allaccio abusivo dell’energia elettrica e
l’inibizione del pubblico per mancanza dei certificati antincendio, con grosso
rischio per l’incolumità degli atleti e degli spettatori che, ciò nonostante,
affluivano numerosi durante le partite di campionato. Ci dicano ancora sulla base di quali certificazioni si sono date in uso
strutture come il campo di calcio, i cui spogliatoi, fino ad un mese fa, erano
sprovvisti di pavimentazione, mattonelle, fogne e asfalto davanti all’atrio. Per non parlare delle scale d’ingresso, da demolire perché prive
dell’armatura di ferro, e delle infiltrazioni d’acqua all’interno dei locali
per mancanza di coibentazione del tetto.
Intendono forse questo quando parlano di agibilità ed igienicità? E che dire delle
tribune del campo di calcio, per le quali è stato acceso, come di consuetudine,
un mutuo di 128.500,00 € – assolutamente insufficiente per la realizzazione
della struttura prevista –sulla base del solo progetto definitivo, perdendo,
per la solita inerzia, il relativo contributo della Regione Campania, con
accollo alle casse del comune di 199.687,60 € per i prossimi venti anni, per un’opera
che non potrà mai essere realizzata. Intendono forse questo quando parlano di
lavori a costo zero? Abbiamo capito tutto. Eravamo già pienamente convinti
dell’incapacità politica degli ex amministratori, ma ora iniziamo ad avere
grossi dubbi anche sulla loro capacità di fare i conti, visto
che i numeri che danno non sono buoni nemmeno per il gioco del lotto.