Caparco e Marrocco divisi sulla GEA
Rinascita calena, 29 gennaio
2010
Per noi la cosa è chiara: Marrocco
vuol estromettere la GEA sostenendo varie tesi, anche in consiglio comunale
nonostante il visibile imbarazzo, mentre Caparco
vuole fermarsi e mantenere in piedi il contratto.
Una cosa è certa, qualcuno dei due dovrà assumersi le
responsabilità dei fatti! Perché altrimenti i
cittadini avranno ogni ragione di sentirsi raggirati!
Questi sono i fatti.
A fronte dell’interrogazione presentata da noi di
Rinascita, per mezzo del capogruppo Antonello Bonacci
sulla gestione dell’energia elettrica da parte della società GEA e
pertanto discussa in Consiglio comunale, ci
sono stati silenzi assordanti. Infatti, le richieste di
chiarimento destinate all’Assessore Marrocco
sono ad oggi inevase. La questione è seria e comincia
ad essere “scottante”. E’ sotto gli occhi di tutti che
la posizione emersa in sede di Consiglio da parte del Marrocco
è contraddetta nei fatti dall’operato
dell’amministrazione.
La verità è che dopo anni di opposizione
in cui c’è stato un dimenarsi a colpi di carta bollata per la rescissione del
contratto, a suo dire motivata dalla illegittimità e dalla inefficienza del
servizio, oggi il contratto è ancora in piedi e il Sindaco, in linea con la
giurisprudenza più consolidata, sembra intenzionato a mantenerlo. Cosa assai
grave è che ci risulta che l’Assessore abbia
richiesto un altolà formale ai rapporti con la GEA.
Capiamoci, questa questione interessa i cittadini, perché
un servizio deve essere reso nel migliore dei modi e in trasparenza, quindi, se
ci sono dubbi bisogna chiarirli. Peggio ancora se siamo di
fronte a ragionamenti che implicano altre considerazioni di diverso genere.
Chiediamo alla maggioranza di far chiarezza e di farlo in Consiglio Comunale. Meglio se prima ancora si mette in piedi un tavolo di confronto
anche con l’Opposizione che ha a cuore le sorti del paese.
Noi siamo disponibili - dichiara Bonacci
- ma ci teniamo a sottolineare da subito che in questa
faccenda ci sono responsabilità politiche, pertanto in nome della coerenza, il Marrocco farà bene a pensare seriamente al suo attuale
status in Consiglio.
Se come anche noi siamo portati a
pensare, non c’era e non c’è motivo concreto per fare la caccia alle streghe,
l’Assessore deve assumersi la responsabilità di quanto sostenuto, prima in
Opposizione, poi in campagna elettorale e ora in Consiglio, puntualmente
smentito dai fatti dalla sua stessa maggioranza. Se poi ci sono elementi ulteriori che facciano emergere un quadro diverso
siamo pronti a valutarli serenamente.
Dopo quasi otto mesi l’amministrazione ha fatto veramente
poco nonostante i buoni propositi manifestati in precedenza, qualcosa che non
va deve pur esserci e siamo convinti che sia giunto il momento di indagare
sulle reali responsabilità.