Lo sterminio
Rinascita calena, 25 gennaio
2010
Giovanni Pera
Mi viene il vomito. E rischio di ripetermi. Provo un senso di
schifo, è insopportabile. La nausea sale e il puzzo si fa sempre più
atroce, tanto che mi riuscirà difficile di trattenermi dal non rigurgitare
l’odio e la merda che il mio cervello e il mio cuore
stanno partorendo.
Dov’è l’uomo? Che ne ha fatto della sua
pietà? Che altro, ancora? Domani, domani… lontano da
qui e sarà comunque troppo tardi!
Dovranno uccidermi, sul serio!
Dovranno abbattermi con i fucili, con le cannonate! E
mi rialzerò ogni volta, finché avrò voce e merda da
vomitare. Finché non vi sarà qualcun altro a prendere il mio
posto.
Chi si rende complice uccide i miei
figli: “c’avete” rotto il cazzo
se sperate che sia l’ultima volta che lo ripeto! Chi collide e accetta questo
genocidio è complice. Voglio che la feccia dell’umanità sia completamente
estirpata dalla mia terra. Voglio lo sterminio dei responsabili di tutta questa
merda, la distruzione di chi si reputa intoccabile,
l’abbattimento di chi si sente onnipotente al punto da poter decidere della
vita e della morte del prossimo.
Voglio che apriate gli occhi, una volta per tutte, prima che tocchi ai vostri figli,
perché non v’è normalità in ciò che accade a Calvi, nel numero di malati di
cancro, nelle vittime del cancro. Non v’è ordinarietà
nel fatto che a quindici, trenta, quarantanni si
muoia di cancro in così gran numero. Non v’è ordinarietà
in tutto questo.
Non potete pensare di essere al di sopra degli eventi, solo perché la vostra casa è stata
sino ad oggi risparmiata, e Dio non voglia il contrario, mai! Perché non potete neanche lontanamente immaginare cosa
significa morire tra i propri escrementi, completamente devastati nel corpo,
imbottiti di morfina e di vomito.
Dove sono, dunque, la chiesa (l’unica che si conosca, quella con la
“c” minuscola), i palazzi del potere, gli uomini di buona volontà, la
magistratura, le associazioni? Semplice: pensano alla prossima tornata
elettorale, quella per le provinciali! Al miglior modo per
spartirsi quel poco che ancora resta, e tutti i resti. Ed intanto i loro figli muoiono.
La priorità di questo paese non sono
le elezioni, il processo breve, il lavoro, la giustizia, il cazzo
che vi pare. La priorità di questo paese è la questione morale! Dio, Berlinguer, perdonami: solo ora
comprendo quanto grande fosse il tuo pensiero.
La priorità di questo paese è fare
dell’etica dei comportamenti la legge suprema, quella non scritta, quella che
deve informare di sé tutto il resto, perché non v’è civiltà se alla civiltà non
sono improntati i comportamenti e le azioni e prima ancora il pensiero.
Come possiamo
permettere che a governarci siano mafiosi, camorristi, arrivisti, condannati in
terzo grado, paria di ogni genere e forma, che lasciano che questa terra muoia
di stenti, ma mandano i loro figli all’estero a studiare.
Mignotte senza fondo e senza scrupoli. Puttane che saltano da un partito
all’altro, per lucrare, rubare, fottere
e spartirsi gli avanzi. Ma quale cazzo
di ripensamenti politici: sono puttane di Stato in una Stato puttana, buono
solo a vendersi al primo offerente. Li conoscete tutti a Calvi come altrove, ne è piena l’Italia.
La moralità è il primo fine che
questo paese deve darsi. La moralità non sta nelle parole che si dicono, ma nei
pensieri che si formulano, nella condotta che si attua. La moralità è nel
volere la felicità di tutti al pari della propria. O
vi siete dimenticati anche di Cristo, Cristo? «Ama il prossimo tuo come te stesso»,
non di più né di meno (nota di chi scrive, ma è interpretazione autentica!). Vi
risulta ancora, sì?
Questo paese ha bisogno di una forza
davvero socialista, di una forza che prorompa
finalmente in una e con una coscienza unica ed unitaria.
Tutti – lo so - parlano di destra, di
sinistra, di centro, se vi fossero parlerebbero anche di sopra e di sotto, ma non
è più il tempo dei tunctator, di chi ama
soprassedere in attesa di… consenso, “dei” Catone il
censore, dei piccoli (e non solo di statura) omuncoli che si comprano la
politica e tutti coloro che ne fanno parte.
È ora che la storia si accorga dei grandi uomini, di coloro che possono davvero
farla senza necessariamente compromettere qualcosa o qualcuno.
Ed i grandi uomini non sono certo coloro che hanno permesso questo scempio ed altri scempi,
non sono certo coloro che si rintanano nelle loro lussuosissime case dorate,
nei loro circoli chiusi al pubblico, nella loro cerchia di amici.
Calvi, dicevamo. Vediamo. Quanti
abitanti? Quante famiglie con almeno un caso di malato tumorale, mettiamo,
negli ultimi dieci anni? Pochi, la risposta alla prima
domanda; troppe alla seconda.
Ma va bene così. Intanto, “c’hanno” fatto
pure la centrale elettrica a poca distanza da qui, sì quella che poi
l’elettricità la manda in Spagna. Intanto, non sappiamo cosa sia stato sepolto
sotto le nostre case, le nostre terre, le nostre strade. O
lo sappiamo?
Ma va bene così. Intanto, c’hanno detto
che la piscina funziona, il campetto di calcetto pure, l’area dietro lo scasso
è stata bonificata e che la prossima estate calena
sarà all’insegna del divertimento, del liscio e della fisarmonica.
Non me ne vogliate
io ho perso Patrizia… il resto son cazzate!