LETTERA
APERTA A GIACOMO ZACCHIA
Leggendo le ultime elucubrazioni mentali del consigliere
di minoranza Giacomo Zacchia, non possiamo non notare
come la sua propensione alla bugia e la sua scarsa attitudine con la matematica
e con i conti in genere sia estremamente peggiorata in
questi mesi di disperata opposizione: una opposizione basata, purtroppo per
lui, sul nulla più assoluto!
Qualche risposta breve, a chi ci accusa falsamente di non
aver poi posto in essere quanto sollecitato a febbraio
2009 al Commissario, è tuttavia d’obbligo.
1. Il Contributo Ordinario è stato
ridotto di ben 73.666,45 € con la deliberazione di G.M. n. 18 del 06/07/2009,
ratificata in consiglio comunale con la deliberazione n. 8 del 04/08/2009:
probabilmente Zacchia, intento a pavoneggiarsi in
aula con uno sterile show, non ha ben recepito il
contenuto di tali atti;
2. lo stanziamento di somme per il
passaggio dalla TARSU alla TIA non era più necessario poiché il decreto legge
n. 78 del 1° luglio 2009, convertito in legge n. 102/2009, ha prorogato al
31/12/2009 il termine già fissato al 30/06/2009; il decreto legge n. 194 del
30/12/2009 ha poi prorogato tale termine al 30/06/2010, mentre il decreto legge
n. 195/2009, in fase di conversione, ha stravolto del tutto l’impianto
normativo in materia. Ovviamente il consigliere Zacchia
dimostra, con le sue affermazioni, di non essere a conoscenza di tali norme;
3. le somme necessarie a pagare la
società I.D.E.A. Luce s.r.l. non erano più
necessarie, almeno per il momento, visto che l’inchiesta sull’appalto del
noleggio dei due famigerati autovelox – che ha visto la notifica di avvisi di
garanzia per gravi ipotesi di reato a molti ex amministratori, e al consigliere
Zacchia, già imputato per abuso d’ufficio in altra
vicenda giudiziaria – ha portato, tra
gli altri provvedimenti, al sequestro delle somme incassate dalla società e
che, senza un appalto così scellerato, come quello posto in essere durante la
passata nefasta amministrazione, potevano essere più proficuamente utilizzate in
favore della cittadinanza; stesso discorso per gli oltre 227.000,00 € che il
comune deve alle Poste S.p.A., previsti in parte nel
bilancio 2009 (€ 42.682,50) – così come avevamo indicato al Commissario e come
in passato indicato agli ex amministratori che, incuranti dei nostri buoni
consigli, hanno fatto sì che al comune venissero addebitati € 13.855,51 di
interessi moratori – ed in parte nel
redigendo bilancio 2010; lo stanziamento di debiti fuori bilancio – di cui è in
corso di definizione l’accertamento della loro reale consistenza, unitamente
alla enorme mole di fatture inevase – è aumentato, attraverso continue
variazioni di bilancio, da € 30.000,00 ad € 90.072,67; i crediti inesigibili
sono stati stralciati dal bilancio in fase di rendiconto;
4. sia l’anticipazione di cassa che i
relativi interessi sono stati previsti dal Commissario nel bilancio di
previsione 2009.
In parole povere,
tutto ciò che abbiamo suggerito a febbraio al
Commissario, o è stato da questi adottato oppure vi abbiamo provveduto noi con
opportune variazioni di bilancio: ed è per questo motivo che si sono evitati
possibili squilibri.
Riguardo l’assestamento di
bilancio e la modifica al piano delle opere pubbliche, il revisore dei conti ha
rilasciato il proprio parere in data 07/12/2009, confermando la piena
legittimità e regolarità contabile dei provvedimenti adottati.
La conferenza dei capigruppo è stata sempre regolarmente
convocata da quando la stessa è divenuta obbligatoria con l’adozione del
regolamento del consiglio comunale.
Le svariate centinaia di richieste di atti
presentate da Zacchia sono state sempre evase –
compatibilmente con le attività degli uffici, impegnati a porre rimedio ad anni
di sfascio amministrativo – e quelle che non era possibile evadere sono state
regolarmente rifiutate: se il consigliere ritiene che il diniego non sia legittimo
faccia pure ricorso al TAR.
Riguardo
Sulla salvaguardia degli
equilibri
Infine non si capisce come
In definitiva suggeriamo al consigliere Zacchia di informarsi prima di aprire bocca, di accettare con
serenità la sonora sconfitta rimediata a giugno 2009 per mano del popolo
sovrano, che ha condannato senza appello i suoi 4 anni e mezzo di fallimentare
gestione, e di non impelagarsi in una materia di cui è evidentemente a digiuno,
come dimostra la pessima situazione economico-finanziaria ereditata, sulla
quale daremo a breve un dettagliato resoconto alla cittadinanza.
Un ultimo consiglio a Zacchia:
la chiuda una buona volta questa “lettera aperta alla cittadinanza”, visto che la cittadinanza ha rispedito definitivamente al
mittente, con il voto del 6 e 7 giugno 2009, le sue fantasiose lettere.
Calvi Risorta, 25/01/2010
I Consiglieri di Maggioranza dei Democratici Caleni