Reazione della dirigente agli atti vandalici nelle scuole

 

Il Mattino, 22 gennaio 2010

 

Elio Zanni

 

«Siamo stremati, credeteci. Con le ultime due incursioni dei ladri, di lunedì e martedì notte, la nostra scuola è rimasta priva degli strumenti formativi e dei supporti tecnologici, ovvero computer, videocamere e proiettori, necessari a portare avanti con adeguatezza la prevista azione didattica».

 

È amareggiata la dirigente scolastica di Calvi Risorta, Assunta Roviello, dopo i due raid notturni nelle strutture scolastiche di cui è responsabile. Tra la devastazione degli infissi, degli arredi interni e per le apparecchiature derubate è arrivata a stimare danni per una somma vicina ai 15mila euro.

 

Le inevitabili ricadute negative sui percorsi didattici e la paura di ulteriori e peggiori disastri hanno fatto il resto, spingendo la preside a informare, sia per conto dell’organizzazione scolastica che comprende la Don Milani e la struttura Cales sita nella frazione Zuni che degli stessi genitori degli alunni, il prefetto e il questore di Caserta, il procuratore capo della Repubblica, il capitano dei carabinieri di Capua, Francesco Conte, il maresciallo della locale stazione Massimo Petrosino e il sindaco Antonio Caparco.

 

L’intento è chiaro: dare un inedito esempio di coraggio e determinazione per avere ascolto dai rappresentati delle massime istituzioni. Le criticità denunciate sono sostanzialmente due: la scuola, dove sono stati sottratti i supporti didattici e che per un ritorno alla normalità avrebbe bisogno di un finanziamento supplementare, e «lo strano accanimento distruttivo» nei confronti dei plessi, oggetto di numerosi raid che si susseguono dallo scorso mese di agosto.

 

«Il nostro timore è che i vandali possano arrivare a porre in essere gesta ancora più distruttive - aggiunge Roviello - siamo però fiduciosi in un tempestivo intervento delle istituzioni che, a partire dal Comune, sapranno trovare adeguate soluzioni».

 

La preside pensa anche all’organizzazione a una manifestazione di piazza. Ritiene, infatti, che un pacifico raduno dimostrativo possa essere una buona attività extracurriculare. Per questo si è già attivata per ottenere le necessarie autorizzazioni. Punta sull’appoggio della gente comune ma anche sull’amministrazione comunale. Amministrazione che, intanto, ha già fatto sapere di essere disponibile. L’assessore comunale alla pubblica istruzione Giovanni Marrocco, oltretutto, conta di monitorare le scuole con il sistema comunale di telecamere di sicurezza, già finanziato e di prossima istallazione.