CROLLANO LE STRUTTURE SPORTIVE: E’ CAOS

 

Gazzetta di Caserta, 13 gennaio 2010

 

Salvatore Minieri

 

Non bastavano le scale di marzapane, le mura che si sbriciolano alle prime piogge e intere strutture realizzate senza mettere le animelle di ferro nel cemento.

 

No, a Calvi ci voleva anche lo scandalo degli spogliatoi di uno stadio realizzati con qualcosa che somiglia al burro perché, come il derivato del latte, si sta sciogliendo sotto le precipitazioni di questi giorni. Basta guardare le immagini per rendersi conto di quanto sia precario lo stato di sicurezza dei locali attigui al campo sportivo caleno.

 

Tutto pagato, e anche profumatamente, per una spesa complessiva di circa 310 mila euro ma, a ben guardare e considerando i materiali usati, si potrebbe anche aver speso molto, ma molto meno: in pratica, i lavori agli spogliatoi di Calvi Risorta non valgono piú di 15 o 20 mila euro.

 

Da ieri, é iniziato il vero problema, quello dell'acqua che penetra nel solaio e cade direttamente sulle teste degli atleti. Un lago sul pavimento e un solaio che può crollare da un momento all'altro. Come le scale esterne, praticamente, quelle realizzate con un cemento capace di sgretolarsi con un semplice temporale. Scandali che si susseguono senza soluzione di continuità, soprattutto da quando l'assessore allo sport Nicola Cipro, ha deciso di mettere il suo impegno di politico a disposizione del ripristino della legalità nel mondo sportivo caleno. Da qualche settimana Cipro ha portato alla luce le condizioni devastanti delle strutture pubbliche a Calvi Risorta. Il primo assessore allo sport che si preoccupa della sicurezza prima, e dello sport dopo. Cose che non aveva mai fatto il suo predecessore ai lavori pubblici, il quasi omonimo, Remo Cipro.