Scoperto
un kit completo per archeologi a Cales
Il Mattino, 07 gennaio 2010
Elio Zanni
Pale, zappe, picconi, reperti di una fabbrica di
ceramica dell’antica Roma e una vegetazione che fa da schermo a eventuali sguardi indiscreti. Incredibile ma vero: c’è una
zona archeologica a Calvi Risorta dove, volendo, tutti possono diventare
perfetti tombaroli.
Già, grazie al kit
completo per archeologi abusivi lasciato in bella mostra a ridosso dell’ultimo
scavo galeotto realizzato da una delle gang di ladri di storia che con
regolarità svizzera fanno razzia dei segni e dei simboli dell’antica Cales. Coppe e frammenti di anfore
che copiosi affiorano dei terreni a vista con il rio Lanzi, tra Calvi Risorta e
Pignataro Maggiore.
A fare la scoperta sono stati alcuni
amministratori pubblici caleni. In primis
il consigliere comunale Silver Mele che in un secondo sopralluogo si è fatto
accompagnare direttamente dal sindaco Antonio Caparco.
Ebbene, sono partite una denuncia pubblica e una
segnalazione alle autorità competenti ma, a quanto pare,
il kit per tombaroli è ancora lì, a cifra di un evidente disinteresse pubblico
che rischia di sconfinare con l’istigazione a delinquere.