IL
PAGELLONE DEL CONSIGLIO COMUNALE SCORSO
www.silvermele.it, 02 gennaio 2010
Silver Mele
Premessa del direttore:
Con grande piacere ho riscontrato
il successo di questa iniziativa nella scorsa (la prima) pubblicazione. È
tuttavia necessario che io vi chiarisca che la paternità del pagellone non mi appartiene affatto: è nata, così come
tante altre cose carine, a mò di scherzo con un amico
che è un assiduo frequentatore dei Consigli Comunali, occhio giovane ma già
attentissimo alle vicende politiche nostrane. Anch’io curioso delle sue
incursioni ricevo il file word in posta e lo pubblico
senza alcun bisogno di censura: d’altronde è un Infiltrato Speciale… Andiamo a
scoprire insieme che cosa questa volta hanno digitato le sue dita.
Silver Mele
Cari amici di Cales Channel,
Mi accingo a raccontarvi di una mattinata trascorsa in
Consiglio Comunale, durata quattro ore malgrado i
punti all’ordine del giorno mi avessero fatto pensare (meglio dire sperare!) ad
uno svolgimento poco tortuoso ed una conclusione più rapida. Macchè, l’atteggiamento spocchioso ed inconcludente di
parte dell’opposizione e la conduzione eccessivamente remissiva del Presidente
hanno reso la seduta “da dimenticare”. Un dato tuttavia è emerso chiaro: i
circa 29mila euro di debiti fuori bilancio cui dovrà provvedere l’attuale
amministrazione, effetto di quei sinistri, legati al pietoso stato delle
strade, cui Zacchia e soci avevano provato ad ignorare. Prima, ovviamente,
dell’intervento del Giudice di Pace che ha sanzionato l’obbligo del Comune di Calvi Risorta a risarcire tutte le persone coinvolte e
danneggiate con un aggravio di spesa in molti casi triplicato.
Pensate, prima di questo che era il punto tre all’ordine del giorno, Zacchia è
uscito dall’aula accompagnato dalla dolce compagna
Tina mentre Ermanno Izzo ha incominciato una stucchevole pantomima fino a
richiedere informazioni sulle vicende assicurative dell’ente nel periodo
2006-2008, lo stesso in cui proprio a lui spettava l’Assessorato alle Finanze.
Incredibile! Incredibile poi sentirlo gridare in preda
all’agone che la politica è cosa seria, per persone serie: anche il popolo
caleno ha dimostrato di pensarla alla stessa maniera nel giugno scorso… Nel
momento strappa lacrime invece lo stesso Ermanno dichiarava di aver tremato in occasione
della rappresentazione natalizia delle scuole materne per l’affluenza eccessiva
di persone in una struttura che non prevedeva vie di fuga.
Credibile? Avrebbe potuto esserlo se poco dopo non lo avessi sentito inveire
contro Nicola Cipro, invocando la restituzione del campo di calcio a 5 così come era ai tempi di Zacchia: aperto a tutti certo ma perchè privo anche della rete di recinzione, delle
panchine, addirittura del manto erboso. Ah, ma Ermanno Izzo all’epoca non
tremava per il rischio che anche un semplice passante potesse
farsi male nella zona del campo di calcio a 5, ridotto a vera tagliola per i
ragazzini? Siamo alle solite, la retorica che gonfiava di vanagloria la vecchia
e devastante amministrazione Zacchia e che proprio non può servire alla Calvi che ha voltato pagina.
Vi chiederete di Zacchia, ovviamente. Meno giullaresco del solito, emerso
soltanto per uno scambio di nomignoli con il Presidente De Vita (Tu mi chiami
Giacomino io ti chiamo Lellino…) e per qualche
rivendicazione in merito al punto 5, l’approvazione del protocollo d’intesa per
aderire all’Unione dei Comuni Caserta Sud-Ovest, mai
durante la sua amministrazione portata in Consiglio.
Antonello? Un’interrogazione sulla Gea che avrebbe anche
potuto rivolgere allo zio, Ing. Bonacci, senza
generare una nuova, inutile discussione in sede consiliare. Insomma,
tante chiacchiere e nessuna novità: l’impressione che questa amministrazione
avrà davvero vita lunga.
Ed eccoci al pagellone:
OPPOSIZIONE
Tina Izzo, voto 5: sempre i soliti, disordinati interventi circa l’agibilità
scolastica per la quale, ad oggi, c’è un certificato provvisorio di ok. Ma quando a breve arriverà
il placet definitivo cos’altro potrà inventarsi per
prendere la parola e divincolarsi dalla gelatinosa piovra Zac?
Ermanno Izzo, voto 5: logorroico, stressante,
inconcludente. Perfetto uomo da opposizione a vita. Sembrava (meglio voleva far
sembrare…), ad ascoltarlo, che fosse stato
all’opposizione anche nei famigerati anni Zacchia. D’altronde, grazie alla sua
proverbiale prudenza ha evitato gli avvisi di garanzia per il caso Autovelox
che sono “sfrecciati” per tutti gli ex amministratori.
Giacomo Zacchia, voto 2: certe cose o persone davvero non cambiano mai. Proprio antipatico ed impopolare in ogni gesto che compie.
Stavolta tuttavia si è mantenuto, scagliando all’attacco i suoi bravi Izzo…
Antonello Bonacci, voto 5: solitamente cauto e rispettoso, approfitta anche lui
del “marasma De Vita” ed eccede nell’interrogazione sulla Gea. Da rivedere.
Giuseppe Zona, senza voto
MAGGIORANZA
Lello De Vita, voto 5: se il Consiglio dura oltre quattro ore e vive lunghi
momenti di caoticità è per
colpa sua. Persona estremamente per bene ma inadatta a
presiedere una sala consiliare in cui gran parte dell’opposizione è scorretta,
pretestuosa e gioca a fare la maggioranza. Lui, purtroppo, ci casca con tutti i
panni fino a farsi apostrofare “Lellino” dal fu Giacomino Zacchia. Più adatto a qualche rilassante gioco
da tavolo tra amici.
Antonio Caparco, voto 7: specie per la pazienza che dimostra nel sopportare
Zacchia, Izzo e soprattutto De Vita…
Claudio De Biasio, voto 6,5: anche se poco avvezzo ai calcoli
è l’unico che risponde per le rime ad Ermanno Izzo ricordandogli che proprio
lui ha dato una mano all’armata “Brancaleone” Zacchia
nel terribile “sacco” di Calvi. Si è perfino sentito chiamare “giullare”
da Ermanno: che pazienza ci vuole…
Pietro Martino e Giovanni Marrocco, voto 5: troppo teneri, potrebbero sedersi
al tavolo da gioco con De Vita. Ottime persone che, per il
loro bene, dovranno al più presto dimenticare di esserlo…