IN ATTESA DEL 2010 TRA PROMESSE, FALLIMENTI E REALTA’

 

Vito Taffuri, 30 dicembre 2009

 

Un anno e un giorno fa cadeva sotto i colpi dei dissidi interni l’amministrazione Zacchia. Un fatto da ricordare mentre si chiude il 2009, visto che la giunta di Giacomo chiuse i battenti senza chiudere i cinque anni di mandato elettorale infatti, finiva così con 160 giorni di anticipo sulla scadenza naturale del mandato, la tanto contestata gestione Zacchia. Su questo argomento ne sono state dette e scritte di tutti i colori, sono state attribuite colpe e meriti come, per esempio il caso di Gabriella Perrotta, che con un gesto che oggi possiamo dire di coraggio, diede a Calvi la possibilità di rinnovarsi.


E quello che era accaduto in quattro anni e sei mesi, il tempo della sopportazione di Perrotta, è emerso tutto con l’entrata in consiglio comunale del nuovo sindaco Antonio Caparco. E cioè gli appalti giudicati irregolari, bloccati dalla magistratura finiti sotto la lente della Procura e nei fascicoli della commissione d’accesso di cui tutti si sono dimenticati, ma non noi che continuiamo a chiedere i risultati di quel lungo lavoro. Lavoro che potrebbe farci capire ancora di più e meglio i motivi della caduta del governo Zacchia.


E siamo ad oggi a sei mesi dalla nascita del nuovo governo locale, a un giorno dalla fine del 2009 e all’inizio di un nuovo bilancio consuntivo di questi sei mesi, e preventivo per il 2010. Proviamo dunque a tracciare un bilancio delle cose che a Calvi, si sono potute fare grazie alla caduta di Zacchia, e grazie al ritorno di Caparco: rimozione dei container dell’area terremoto messi lì negli anni “84”, bonifica di alcune discariche abusive. Questa Amministrazione, otteneva soprattutto un importante finanziamento di duecentottantamila euro, per l’istallazione della video sorveglianza lungo le strade calene. Molto si è fatto, anche per le strutture sportive.


Mentre invece, per l’edilizia cimiteriale, l’amministrazione in carica ha fatto veramente tanto come la copertura dell’ingresso, l’apertura di un nuovo ingresso tra il vecchio e il nuovo cimitero, lavori di sistemazione della casa mortuaria e dei servizi igienici, ripristino del verde. Insomma, si è fatto molto. E poi non dimentichiamo le tante iniziative di intrattenimento musicale della scorsa estate calena e del ricco programmo natalizio programmato dal comune in collaborazione con la Pro Loco Cales, tutte gratuitamente.


A noi non resta che stare a guardare, sorvegliare con occhio anche critico se le promesse di Caparco saranno tradotte in realtà oppure no, e come accaduto per Zacchia, non risparmieremo di denunciare fatti e persone che tenteranno di fermare il progresso della città, fatti e persone che magari per interessi personali prometteranno cose, che poi non manterranno. Per il momento vogliamo essere ottimisti, credere e sperare che il 2010 possa costituire nei caleni la realizzazione di tutte le promesse elettorali.