Riceviamo in data 26/12/09 con preghiera di pubblicazione:

 

PER FORTUNA CHE LE COSE SONO CAMBIATE

 

Il consigliere Bonacci non perde occasione per polemizzare con la maggioranza e cercare di sollevare dei polveroni, al solo fine di giustificare la propria esistenza politica: purtroppo per lui questa voglia di esserci ad ogni costo lo porta spesso a prendere dei grossi abbagli.

 

Con un recente manifesto ed un volantino intitolato “Le cose cambiano”, accusa il sindaco ed il vice-sindaco di agire in maniera diversa rispetto a quello che gli stessi dicevano quando erano all’opposizione.

 

In particolare afferma che mentre nel passato si era richiesta una riduzione al 40% della tassa rifiuti, ora “il sindaco vuole i soldi” della famigerata tassa, concedendo una rateizzazione in dodici mesi della stessa che, in realtà, sarebbe prevista dalla legge; afferma che la GEA continua a gestire il servizio di pubblica illuminazione, mentre nel passato si era richiesta la risoluzione del relativo contratto; afferma ancora che l’amministrazione avrebbe negato l’utilizzo del padiglione delle scuole medie per le rappresentazioni teatrali che si tengono nel periodo natalizio; infine afferma che i lavori di rifacimento delle strade e della villa comunale sono fermi da mesi, quando in realtà c’era la necessaria coperta finanziaria per portarli avanti.

 

Ciò detto è il caso di passare in rassegna, una ad una, simili “fesserie” (consentiteci il termine).

 

Riguardo la tassa rifiuti, non è “il sindaco che vuole i soldi”, ma è la legge a disporre il recupero della tassa a partire dal 2005, calcolata sulla base delle superfici catastali abbattute del 20% (articolo 1, comma 340, della legge n. 311/2004); l’amministrazione si è anzi attivata facendo sì che non venissero addebitati ai contribuenti sanzioni ed interessi (come coerentemente promesso in campagna elettorale), e concedendo una rateizzazione della durata di dodici mesi che non è assolutamente prevista dalla legge – secondo la quale gli avvisi di accertamento vanno pagati entro 60 giorni, pena la loro esecutività ed iscrizione a ruolo con addebito di ulteriori spese – ma è una mera facoltà, che può essere attivata dalla giunta discrezionalmente, sulla base del regolamento generale delle  entrate.

 

La richiesta di riduzione della tariffa in misura non superiore al 40% di quella vigente, era stata invece avanzata con riferimento all’anno 2007, durante il quale, tutti lo ricorderanno, il paese era sommerso dai rifiuti ed il servizio non veniva di fatto svolto con la frequenza e le modalità previste dai regolamenti. L’ex sindaco non ritenne però di dover abbattere le tariffe, convinto com’era e com’è che il servizio fosse eseguito in modo impeccabile!!!

 

Non si capisce dunque il senso delle affermazioni del consigliere, visto che non vi è alcun nesso tra il ruolo ordinario del 2007 e gli avvisi di accertamento 2005/2008. Ad ogni modo è grave che si faccia finta di ignorare queste disposizioni di legge soltanto per aizzare i cittadini con scopi meramente elettorali. Tuttavia, il dubbio che non vi sia malafede ma solo ignoranza della materia tributaria, ci viene dal fatto che chi ci critica continua ad affiggere manifesti fuori dagli spazi consentiti, senza pagare i diritti sulle pubbliche affissioni: anche in questo caso è infatti la legge che lo prevede, non “il sindaco che lo esige”!

 

Se conoscessero la legge, i nostri detrattori saprebbero anche che i provvedimenti amministrativi illegittimi, e tutti gli atti susseguenti, possono essere annullati d’ufficio entro il termine massimo di tre anni dalla loro adozione. In parole povere, il contratto con la GEA poteva essere annullato entro il 2007: la passata amministrazione, che ne aveva la possibilità, ha ritenuto di non dover procedere in tal senso perché, secondo la valutazione dei loro tecnici, si stavano conseguendo degli indubbi risultati positivi. Ora il contratto è consolidato e non si può più intervenire sullo stesso; quello che possiamo fare, e che già stiamo facendo, è sovrintendere alla corretta esecuzione ed al puntuale adempimento dello stesso, cosa che fino al nostro insediamento non sempre è stata fatta, così come per altri contratti in essere.

 

Riguardo i lavori di rifacimento delle strade, sembra opportuno ribadire, a chi dimostra di essere duro di comprendonio, che la copertura finanziaria era solo virtuale, giacché la Cassa Depositi e Prestiti ha bloccato le erogazioni sui mutui da febbraio a novembre 2009 per potenziali illegittimità della gara d’appalto, mentre ancora oggi la Regione Campania non ha concesso il decreto di finanziamento definitivo di uno degli otto lotti, condizione che il bando di gara stesso prevedeva come preclusiva alla successiva sottoscrizione del contratto d’appalto; dal mese di giugno manca inoltre anche la figura obbligatoria del direttore dei lavori. Non vi era perciò la possibilità tecnica di far proseguire i lavori che, a rigore, non potevano neanche essere appaltati; ora che siamo riusciti a sbloccare finalmente i fondi della Cassa e la Regione è in procinto di rilasciare l’ultimo decreto di finanziamento a seguito della riprogettazione del lotto, possiamo finalmente far ripartire i lavori, cosa che avverrà entro il 15 gennaio prossimo.

 

Riguardo infine le rappresentazioni teatrali, non vi è niente di più falso di quanto affermato dal consigliere Bonacci: forse perché non adeguatamente informato dai suoi interlocutori. L’amministrazione è riuscita infatti ad ottenere un finanziamento di 5.000,00 € dalla Camera di Commercio di Caserta per l’organizzazione delle manifestazioni natalizie; di questi, 2.000,00 € sono destinati alle rappresentazioni teatrali con il preciso vincolo – posto dallo stesso ente finanziatore – che le commedie vengano effettuate in maniera del tutto gratuita per i cittadini. L’amministrazione si è resa dunque disponibile a finanziare, grazie a tali fondi, tutte le spese sostenute dalle compagnie teatrali calene per mettere in scena i loro spettacoli, e concedere l’uso delle scuole ponendo come unica condizione l’ingresso libero e gratuito per la cittadinanza.

La risposta che abbiamo ricevuto è stata: “No, grazie”!

Evidentemente, l’aver fatto sparire ogni finalità di lucro da questi eventi – che, sempre la legge e non il sindaco vieta, possano tenersi negli edifici scolastici pubblici – non è stata ben accolta da alcuni “commediografi” nostrani.

La stessa proposta, invece, è stata accettata con entusiasmo da un’altra compagnia che, in maniera del tutto gratuita per la cittadinanza, si esibirà in due spettacoli teatrali di ottimo livello artistico, il giorno 29 dicembre 2009 presso la scuola media. Sono inoltre state programmate, sempre nel periodo natalizio, tante altre iniziative tutte a titolo gratuito.

 

Noi a Calvi facciamo così: se voi invece siete favorevoli ad evadere le tasse o a pagarle quando vi fa comodo, a rescindere i contratti senza i presupposti di legge, ad effettuare i lavori senza la necessaria copertura finanziaria e a fare dell’arte e dell’intrattenimento in luogo pubblico un sistema con finalità di lucro, fatevi prima eleggere, perché noi siamo abituati ad agire diversamente.

 

 

I CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA

DEI DEMOCRATICI CALENI