LEVA UCCISO DA FARMACI E DROGA

Gazzetta di Caserta, 11 dicembre 2009

Salvatore Minieri

Non sono state le conseguenze di una colluttazione ad uccidere Silvestro Leva, il quarantaduenne di Calvi Risorta ritrovato morto su un vagone del treno Cassino-Napoli nel primo pomeriggio del giorno dell'Immacolata. L’organismo dell'uomo sarebbe stato logorato dall'assunzione, nel corso degli ultimi anni, di sostanze stupefacenti e di sensibili quantitá di alcolici.

Quasi sicuramente é stato un cocktail di droga e alcol a stroncare il caleno, da anni schiavo dell'eroina.

 

Leva, in realtá, non avrebbe fatto uso di droga nelle ore immediatamente precedenti la morte, ma avrebbe assunto dei farmaci che, in concatenazione con gli effetti residui della sostanza stupefacente, avrebbero innescato un collasso cardio-circolatorio. Dalle indagini autoptiche é spuntata anche la verità sulle ferite alla base del collo dell'uomo trovato morto nel vagone: poco profonde e risalenti a qualche ora prima. Segni di una colluttazione avvenuta poche ore prima del decesso, ma non cosí profondi da provocare la morte di Leva. L’uomo, avrebbe assunto farmaci.

 

Proprio su questo punto, le autoritá sanitarie, svolgeranno esami suppletivi. Non é chiaro se Leva avesse preso dei medicinali per uso terapeutico o per simulare un effetto psicotropo, capace cioé di sedare uno stato di agitazione causato dalla mancanza momentanea di droga nell'organismo.

 

Esclusa, quindi, l'ipotesi della colluttazione o, come si era pensato, delle coltellate inferte alla base del collo. Pare che i segni ritrovati sul corpo di Leva fossero delle cicatrici risalenti a qualche ora prima, ma non classificabili nel listino delle cause di morte del quarantaduenne. Il malore di Leva avrebbe avuto inizio, quindi, qualche ora prima del ritrovamento del cadavere: il personale della stazione di Cassino non si é accorto, per circa 17 ore, che su un convoglio in stazione, si trovasse un uomo in fin di vita. Su questo dato sarà aperta un’inchiesta. Nessuno ha controllato i vagoni rimasti in sosta per tutta la notte di lunedì.