Consigli comunali al mattino

 

Rinascita calena, 16 novembre 2009

 

Redazione

 

IL SINDACO CI SPIEGHI IL PERCHE’ DEI CONSIGLI COMUNALI AL MATTINO

 

Durante lo scorso consiglio comunale, alla richiesta specifica della minoranza e di Rinascita di convocare i prossimo consigli comunali al pomeriggio, il sindaco Antonio Caparco ha risposto seccamente di no, senza addurre altre specificazioni o motivazioni di sorta.

Allora, signor sindaco, siamo ancora a chiederle il perché di questo assunto.

Quali sono le motivazioni che la portano a escludere, in maniera così perentoria e categorica, la possibilità che il Consiglio si riunisca di pomeriggio?

Eppure, se la memoria non mi inganna, nei suoi precedenti mandati, il Consiglio si svolgeva proprio al pomeriggio.

Perché adesso non è più così?

In mancanza di sue spiegazioni, non restano che le supposizioni, peraltro già avanzate in un altro articolo.

Ma perché ci teniamo tanto, noi di Rinascita, a che il Consiglio Comunale si celebri in un orario che consenta a TUTTI di parteciparvi?

Perché riteniamo necessario e doveroso mettere tutta la popolazione nella possibilità di assistere alla forma primaria di democrazia che appartiene ad un Comune, perché tutti gli elettori possano interessarsi della cosa pubblica, possano verificare che gli eletti facciano bene il loro dovere, che essi siano competenti, presenti e attivi.

Sicuramente svolgerlo al mattino scoraggia la partecipazione di chi lavora, della cittadinanza attiva, di chi non può permettersi un permesso o un cambio turno al lavoro.

Lasciando così spazio solo alla  “claque” di turno, espressione di una cultura democratica che evidentemente ha bisogno ancora di crescere, e che non ci appartiene.

Il dubbio è che lei, signor sindaco, non voglia tutta questa partecipazione, non le aggradi che gli elettori non vedano i loro eletti applicarsi nelle discussioni politiche, che non ci siano spettatori alle vicende interne al Consiglio e che tutto rimanga soffuso ed ovattato, lasciando uscire al di  fuori delle stanze del potere solo ciò che fa comodo, servendosi dei mezzi di comunicazione che lei ha di volta in volta a disposizione.

La prego, ci dica che non è così, e dia a noi cittadini di nuovo la possibilità di giudicare i nostri eletti nei compiti istituzionali ai quali li abbiamo chiamati.