UNITÀ
NAZIONALE: SABATO LE CELEBRAZIONI ANCHE A CALVI RISORTA
Vito
Taffuri, 03 novembre 2009
Il
4 novembre è il giorno della Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate che
si collega al ricordo dei caduti della 1° e 2° guerra
mondiale.
L’amministrazione
comunale Caparco, ricorda la giornata attraverso una
manifestazione. “Tanti giovani Caleni, sottratti
all’affetto non solo dei familiari ma anche allo sviluppo della nostra città –
dichiara il Sindaco Antonio Caparco. La guerra ha mietuto
vittime innocenti ed ha provocato distruzione.
Il 7 novembre si ricorda la giornata del 4 novembre, come una ricorrenza che
celebra il valore e l’onore di tanti soldati che combatterono per il nostro
Paese. Anche quest’anno, la
giornata dedicata alle Forze Armate e all’Unità d’Italia per celebrare
un’intera generazione che lottò e si sacrificò per il bene del nostro Paese.
Quella del 4 novembre è una data importante, non solo perché rendiamo omaggio
alle nostre Forze Armate ma perché grazie al loro apporto, in alcuni casi al
loro sacrificio, si è dato vita alla Identità
Nazionale. Tutta la cittadinanza potrà partecipare alla manifestazione
commemorativa che si svolgerà Sabato 7 novembre 2009, a Calvi
Risorta in Piazza Municipio, secondo il seguente programma:
- ore 10,00 raduno presso La Casa Comunale
- ore 10,30 Santa Messa all’aperto
- ore 11,15 Corteo e deposizione corona d’alloro al
Monumento dei Caduti
- ore 11,30 Saluto del Sindaco.
Alla conclusione della cerimonia, nel ricordo dei caduti delle guerre, da piazza Municipio ci si sposterà nella frazione di Petrulo, dove sarà deposta una corona d’alloro nel ricordo
dell’Appuntato degli Agenti di Custodia Nicandro Izzo,
assassinato il 31 gennaio 1983 dopo numerose minacce ricevute. Fu ucciso con un
colpo di pistola alla testa, esploso da ignoti, a poche decine di metri dal
carcere Poggioreale di Napoli, dove prestava
servizio. Nicandro Izzo, originario di Calvi Risorta ma residente a Pignataro,
viveva con la moglie Maria Senese trentenne e con i
due figli, Orsola di 9 anni ed Antonio di 6 anni, si arruolò nel corpo degli
Agenti di Custodia nel marzo del 1967. Nicandro Izzo
era comandato al servizio di accettazione pacchi
nell’istituto penitenziario che all’epoca ospitava numerosi camorristi. Il suo
senso del dovere, il comportamento inflessibile e la sua capacità di “filtrare”
tutto il materiale inviato ai detenuti, gli costò la condanna a morte. Nicandro
Izzo fu riconosciuto "Vittima del Dovere" e
l’Amministrazione Caparco ricorda con commozione il compianto cittadino caleno.