CANDIDATURE PROVINCIALI: CAPARCO INPOLE POSITION’ MA DE VITA SI METTE DI TRAVERSO

 

Vito Taffuri, 31 ottobre 2009

 

“Come ridurre al minimo le possibilità di dare a Calvi Risorta un consigliere provinciale”. Un libro con un titolo simile potrebbero scriverlo solo una persona oggi a Calvi Risorta: Lello de Vita. Anzi, il Presidente del consiglio comunale (ruolo di prestigio, nonostante il non esaltante monte voti totalizzato alle ultime amministrative) de Vita. Infatti, non passa giorno che il presidente non parli della sua volontà di candidarsi alle prossime provinciali. “Nulla di male” direte voi. Ed effettivamente non c’è nulla di male, ma soprattutto non ci sarebbe nulla di strano se non fosse per il fatto che un candidato forte Calvi Risorta ce l’ha già e corrisponde alla figura dell’attuale primo cittadino Antonio Caparco.


Il fatto è che i due, Caparco e il suo uomo di fiducia… de Vita, si ispirano alla stessa area politica, ossia il Pdl. E poi tutti a Calvi sanno bene i punti di partenza dei due “candidati in casa”: Caparco è già stato consigliere provinciale, ha riscosso alle ultime comunali ben 2.168 voti di lista, mentre de Vita è arrivato sotto la soglia delle 126 preferenze. Diverso sarebbe sicuramente stato il discorso nel caso de Vita avesse ottenuto per lo meno due o trecento voti, o no? Ora, il non esaltante risultato, dovrebbe indurre lo stesso a più miti consigli direte voi, e invece no: ha deciso di scrivere quel famoso manuale sul come farsi del male da soli e pare che nessuno riesca a convincerlo diversamente.


La verità? La verità la conosce solo lui, ma non sono pochi gli elettori a Calvi che pensano che de Vita stia solamente, come dire, tentando di alzare la posta in gioco nella speranza di ottenere per lo meno la promessa di una rotazione nella carica di vicesindaco. Come si è arrivati a tanto? Beh, nel gruppo Caparco c’è chi parla di eccesso di democrazia, il segno che tutti possono fare tutto senza ricevere ordini dall’alto. E la dimostrazione starebbe proprio nelle mosse di de Vita il quale, benché perfettamente al corrente della candidatura data ormai per certa di Caparco si è come messo di traverso. Come dire? Candidature provinciali? vengo anch’io? no tu no! ma perché? perché no!


Questo per dire che le ragioni d’inopportunità di una seconda candidatura della stessa giunta comunale sono così palesi che non dovrebbero nemmeno essere spiegate. Primi problemi in casa Caparco? Non si direbbe proprio visto che la quasi certezza di una sua clamorosa affermazione, avrebbe già convinto l’ex sindaco Giacomo Zacchia a ritirarsi in buon ordine cedendo il passo addirittura ad un candidato che di Calvi Risorta non è.