Quando l’opposizione è costruttiva la maggioranza che fa?

 

Rinascita calena, 31 ottobre 2009

 

Antonello Bonacci

 

Il Consiglio di lunedì 26 ottobre ha sancito la nomina della prima commissione consiliare, rubricata come “affari generali”, della quale anche il sottoscritto fa parte come membro dell’opposizione.

Qual è il punto? Tale commissione ha il preciso scopo di proporre “modifiche e revisioni dei regolamenti consiliari”, ai sensi dell’art.13 del regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale.

Tale regolamento è stato adottato in fretta e furia, così come quello sulle acquisizioni in economia nello scorso consiglio del 4 agosto, a colpi di maggioranza, senza il coinvolgimento dell’opposizione.

Noi di Rinascita facemmo notare l’assoluta irragionevolezza di una tale forzatura, poiché regolamenti alla mano, emergevano palesi sproporzioni rispetto alle reali esigenze dell’ente.

Una partecipazione dell’opposizione avrebbe consentito una valutazione concordata e più attenta, in linea con il buon senso.

Tali atti pongono le regole del gioco, quindi meritano l’unanimità.

Nel regolamento per le acquisizioni in economia ci sono soglie limite. Mi spiego, l’amministratore può dar luogo a procedure semplificate per somme fino a 200.000 euro (il massimo consentito dalla legge, quindi Calvi come Milano, Roma, Napoli), con buona pace delle garanzie di partecipazione e trasparenza.

Oggi Caparco&co. vengono puntualmente smentiti dalla convenzione della la Stazione Unica appaltante, alla quale il Consiglio ha deliberato di aderire (sotto spinta dell’opposizione).

Tali somme sono “fuorilegge” e bisogna abbassarle a 50.000 euro al massimo.

Allora, avevamo ragione? Perché non siamo stati ascoltati in nome di una fretta inspiegabile? Sarà che se non avessimo aderito alla Stazione Unica Appaltante (alla quale la maggioranza non ha potuto dire no, a pena del pubblico giudizio), ci saremmo trovati in una situazione davvero imbarazzante?

Risultato: la maggioranza ha fatto orecchie da mercante, si è approvata i regolamenti ed oggi si vede già costretta a modificarli.

Perché non ci hanno ascoltato? Hanno forse dei pregiudizi?

Bisogna, inoltre, modificare il regolamento sul funzionamento del Consiglio, che prevede misure desuete o abrogate. Si pensi alla previsione sui gruppi: minimo due componenti; da noi c’è il consigliere Izzo Ermanno che fa gruppo a sé. Che si fa?

La commissione varata lunedì è peraltro permanente e composta da ben sei membri, così come le altre due, dunque potenzialmente gravosa, meglio sarebbe stato farne una ad hoc, molto più snella: ma, si sa, il proliferare degli organi aiuta la politica!

Ora staremo a vedere se anche in commissione decideranno di agire a colpi di maggioranza e proporre solo ciò che gli pare, prendendosi presidenza e tutto il resto.

Sarebbe in linea con quanto fatto finora. Ma siamo e restiamo fiduciosi in un’apertura anche in tal senso da parte della maggioranza.

La speranza è l’ultima a morire…