CON LA POLITICA DEI FATTI VINCE IL TERRITORIO: BONIFICATE ANCHE LE DUE MINI DISCARICHE DI AMIANTO ALLE SPALLE DELLA CASA COMUNALE

 

Vito Taffuri, 29 ottobre 2009

 

È terminata questa mattina l'operazione di bonifica iniziata ieri, nell’area adiacente alla casa comunale delle due discariche di amianto. Tre operai della ditta Nascap sono intervenuti per ripulire l'area che versava in uno stato di degrado e di vergogna ormai da troppo tempo. A breve si darà vita anche alla rimozione dei vecchi e inutilizzati container istallati nel lontano 1980, dopo il primo sisma a Calvi, da parte della protezione civile di Roma.


Le lastre sono state impilate e successivamente "incapsulate" per poter essere trasportate senza rischio di rilascio fibre di amianto nell'aria. Nelle fotografie che pubblichiamo è documentato proprio il procedimento di "incapsulazione", che consente agli addetti di verificare la completa copertura del materiale. Le precauzioni servono a proteggere i lavoratori dal rischio di venire a contatto con polveri cancerogene.


Secondo i responsabili del cantiere sono esclusi rischi per la popolazione. L’operazione è avvenuta con il coordinamento del Responsabile dell’Ufficio Tecnico, il dott. Ing. Sergio Santillo. Sul posto erano presenti anche l’assessore all’ambiente Agostino Capuano e il Sindaco Antonio Caparco, che hanno seguito i lavori di bonifica personalmente.


L’amministrazione comunale, oggi retta dal primo cittadino Antonio Caparco, aveva promesso nella scorsa campagna elettorale del 6-7 giugno 2009, che anche questo obbiettivo si sarebbe raggiunto nei primi cento giorni dell’amministrazione Caparco. Detto fatto, da ieri è partita la bonifica dell’area ex terremoto e tra non molto la zona accoglierà sia un parcheggio pubblico che un angolo per l’intrattenimento dei bambini. Una cosa è certa, con la politica dei fatti, vince il territorio. Caparco fa ripartire la ricostruzione di Calvi Risorta, facendolo proprio dall’area ex terremoto, che fino a qualche tempo fa, ospitava diverse famiglie colpite dal terremoto degli anni ottanta, fino a ieri era il luogo della vergogna della città.